THE RISING
- Tom Verlaine
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Non sono molto
d'accordo con Andrea, nè con chi vede nel testo la "chiave di svolta" del brano.
Innanzitutto non reggo molto le sacralizzazioni, quindi l'eccessiva presenza nel testo del concetto di spirito (separazione/contrasto
corpo-anima, alto-basso, buio-luce) mi lascia abbastanza perplesso (è la prima volta che la parola Lord è usata in modo così pesantemente
religioso). Nessuno pretende sempre TGTJ o Nebraska, però... Sorprende soprattutto il generalismo e la retorica dei testi
(Rising, Further e City of Ruins), confrontabile solo con i pezzi più banali di
HT. Riscontro lo stesso "stile" utilizzato per Land of hope & dreams e American Skins. (I titoli inoltre non presagiscono nulla di
buono...)
Bruce sembra stia riciclando le parole dei suoi testi quasi a volerle riassemblare poi con la tecnica del cut-up di burroghsiana memoria (o
con la meno edificante tecnica del cut & paste di Windows).
Certo potrei scrivere almeno una ventina di interpretazioni diverse e comunque coerenti del brano, tutte figlie di quel Ghezzismo che male
si applica ad una forma d'arte come il rock (laddove funziona bene con il cinema e la letteratura).
Per quanto riguarda la musica, beh, rimpiango Lucky Town(posso solo metterla a un livello superiore al suono di HT....beh non poteva fare
di peggio).
La voce di Bruce è moscia e lontana, i suoni metallici/sintetici e radiofonici, l'assolo di chitarra stitico, gli E-streeter non si
sentono, Max picchia duro ma il brano non decolla.
L'ho riascoltata non so quante volte. Con le cuffie, senza cuffie, a basso volume, a palla, in macchina, col walkman, niente. Il brano
finisce (presto) e ogni volta dico: 7 anni per sta roba? Cazzo, al confronto Joe Grushecky sembra Beethoven.
E' la stessa persona che ha fatto Jungleland? Ma possibile che debba farmi tutte le seghe mentali di 'sto mondo per "capire" il brano
(cfr. Boido)?? Oppure tirarmi dietro a tutta letteratura americana in aiuto di un testo debole??
Sembra quasi che tutti stiamo scalando un immaginario grattacielo per vedere la "luce" di questo brano.
Ma essendo il brano "reale", esso proietta la sua brava ombra, che, finchè non ascolterò tutto l'album, è piuttosto lunga e sembra
presagire un tramonto (o un'alba?).
Chi invece ritiene che il brano sia "spirituale", ossia tutto ciò che
si è sognato in questi lunghi 7 anni (a dream of song? a dream of life?), beh continui ad ascoltare il suo brano e ci delizi con quello
che purtroppo io non riesco a sentire dallo stereo (ossia i vostri sogni, le vostre canzoni).
Chi invece ancora aspetta il Messia (magari vestito da pompiere, o da
rocker...), beh, problemi suoi.
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