Spesso, nella nostra vita,
abbiamo passato il tempo a negare agli altri la possibilita' di insegnarci
qualcosa. Lo abbiamo fatto per tante ragioni, per una scarsa propensione
all'impegno, per scarsa fiducia, semplicemnte per pigrizia, perche' siamo
convinti di non avere necessita' ulteriori rispetto a quello che gia' , di
fatto, sappiamo o crediamo di sapere. Bruce, con The rising, entra come una
aereo nel grande grattacielo dei nostri limiti mentali. Anch'io, non per
vantarmi, ho provato per qualche istante, poche ore dopo l'undici settembre, a
pensare quello che si poteva provare al 60°, 30° o 96° piano delle T.T. Ma
e' passata cosi', preso com'ero, come tutti gli altri, a cercare di capire il
perche', a dare la colpe a chi o a che cosa, ad aggiornare il numero dei
morti, a commuovermi per i pompieri e a sentire i brividi di paura nelle
immagini di chi si buttava nel vuoto, a fare la gara con il resto
del mondo nel dire "L'ho saputo in diretta" e a raccontare al mondo
dov'ero in quel preciso istante, a dire ora ci vogliono le bombe ( contro chi,
cavolo, questo non lo sappiamo ancora"). Ma, per entrare nella
mente di chi quel dannato giorno lo ha vissuto davvero, occorreva un qualcosa
di grande, molto grande. Occorreva una illuminazione, un momento tra il
mistico e il dolore, un dolore molto grande, talmente grande da lasciarti
senza fiato, senza voce, senza capacita' di reazione. Il signor
Bruce Springsteen, cantante rock americano, ricco, affascinante, sposato,
divorziato, risposato, con figli, ovvero uno qualunque, tutto sommato, e'
riuscito la' dove nessuno aveva mai nemmeno osato avvicinarsi. Verra' pagato,
per questo, con tanti, tanti dollari. Ma nessun donaro potra' mai pagare il
dolore, lo sgomento, la paura di noi tutti, cosi' come di chi ha scritto
questa canzone.Il pensiero di un pesce gatto che danza attaccato alla lenza
della morte, ma anche di un uomo che ha ricevuto la croce della sua
chiamata e che, con infinito amore per il mondo, decide di accettarla, cosi'
come viene, in un cielo di vita benedetta.