THE RISING
- Massimo commenta
l'album
ho letto i
commenti inerenti all'album, e mi è venuta voglia di aggiungere
qualcosa, dato che adoro Bruce come artista, musicista e uomo.
Mi sento
abbastanza vicino agli spunti offerti da Nicola:
The Rising è
un grande album e già al primo ascolta conquista per intensità, ispirazione,
varietà e forza.
Come già
detto da molti, i contentuti sono molto importanti, delicati e a rischio di
strumentalizzazione.
E come sempre
il Boss riesce a non essere banale, scontato, a non lasciarsi andare a
retorica difensivista o patriottica, e non è poco.
I testi sono
belli, intensi graffianti e riescono insieme alla musica ad evocare ambienti,
sentimenti, emozioni; a coinvolgere in prima persona chi ascolta.
Bruce è
tornato su ottimi livelli, grazie ad una vena ritrovata e grazie alla mitica
band.
L'album è
nettamente superiore a Human Touch e Lucky Town, e nel complesso anche a
Tunnel Of Love. Finalmente un album rock, escludendo Tom Joad (bello ma
acustico) e Tracks è il migliore da tanto tempo. Non capisco chi odia Born in
the Usa, e, anche se mi sto rendendo conto leggendo in giro che i gusti
musicali (vale anche in generale) sono davvero una questione soggettiva, non
capisco neanche chi critica The Rising.
Il Boss ha 52
anni, è un grandissimo, lo è sempre stato e oggi a quasi 30 anni da Born To
Run (un capolavoro di album) ha tirato fuori un album che sinceramente è un
miracolo!
Chi pensava
che tornasse con la band qualche anno fa?
Chi pensava
che fosse ancora in grado di uscire con un album rock come questo?
E adesso dal
vivo vedrete cosa tireranno fuori....
Per quanto
riguarda le canzoni:
quelle che mi
piacciono meno sono Let's be friends (troppo leggera) e strano ma vero (You're
missing: noiosa la melodia).
Mi sembrano
ottime il singolo, Worlds Apart (geniale), Paradise (struggente), My city of
Ruins (emozionante e grintosa), Mary's Place (una canzone per tutti i vecchi
fans.)
Belle anche
Lonesome day, Countin'in a miracle, Welcome in the sunny day e Into the fire.
Massimo
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