THE RISING - Fabio commenta il singolo

Quando si e'autori di pezzi come "jungleland", "the river", "born to run", "thunder road", "prove it all night", ecc..
vere e proprie perle della soria del rock che conta, e'facile che le nuove composizioni vengano giudicate ingiustamente poiche' non possono reggere il confronto con la magia della storia.
Bruce stesso parlando dei nuovi pezzi di Bob Dylan alla premiazone di quest'ultimo nella Hall of Fame, fece questo discorso.
Citando pezzi sacri come "blowin'in the wind", "MR. Tamburine Man", "Like a Rolling Stones"...
Bruce e' senza alcun dubbio il miglior interprete, il miglior showman, ed il miglior narratore di storie di vita vera, che la storia del rock abbia mai prodotto. Lui ne e'l'éssenza. Questo rappresenta, secondo me la sua grandezza ma anche il suo limite.
Io faccio parte di quella schiera di persone che sono rimaste deluse da "the rising", e non senza un profondo senso di tristezza.
Da Bruce, e lo chiamo per nome perche'come un amico áccompagna i momenti della mia vita attraverso la sua musica da ormai 15 anni, ci si aspetta sempre lá nuova "jungleland" o la nuova "NYC Serenade" e questa e'una deformazione psicologica che secondo me avvolge molti di noi fans, che ci condiziona a priori durante l'avvento di ogni nuova uscita del nostro. E non e'giusto. Ma dopo tutti questi anni, il primo disco con L'E Street Band al completo.. credo sia quantomeno giustificabile, no? Come solo i grandi scrittori sanno fare, in "THE RISING" attraverso i versi Bruce riesce a proiettare nelle nostre menti e nelle nostre coscienze, il film della tragedia, le immagini sono chiare, nitide, ed il tutto viene descritto con una poetica ed un senso epico che mi ha fatto accapponare la pelle. E'grandioso in questo, si riesce perfino ad immaginare il suono delle campane e dei passeri nel momento in cui il pompiere esce di casa, particolare di un'america dipinta con colori pastello da artista. In altri forum ho criticato aspramente il sound del brano, vicino a HMTC e LKTW, sottolineando come membri dell'E Street come Roy, Danny, vengono rilegati all'interno di un contesto musicale nel quale non emerge ne'il loro stile ne'il loro caratteristico apporto! Il piano di Roy, per esempio, non e'piu'da contrappunto fantasioso alla voce di Bruce (alla Knopfler per capirci) come e'sempre stato, le chitarre sono sporche, confuse.
Musicisti arrivati all'ápice della maturita'tecnica potrebbero (e dovrebbero?) produrre un sound cristallino, puro, cosa espressa egregiamente sia nel Live in NYC che nei nuovi 4 pezzi del GREATEST HITS! Invece, ribadisco, il sound e'mediocre, Gli E STreeters ad eccezione di Max non sono distinguibili, o meglio non si contraddistingono, e la struttura melodica del brano semplice, mediocre, scarna.
Se nelle note del Cd leggessi che a suonare ci fossero i musicisti che lo accompagnarono nel 92-93 non rimarrei stupito piu di tanto!
THE RISING e'per me una grande contraddizione, un testo meraviglioso, denso di poesia, di epicita', di dolore e amore, dove emerge la grande sensibilita'del nostro, un uomo dal cuore grande e pieno di dolcezza. Un Testo imponente, che si fonde ormai indisolubilmente, ad un brano non all'áltezza, ne per il valore melodico, ne per la semplicita'gioiosa di un ritornello che si contrappone fastidiosamente alla drammaticita'delle parole.
Una delusione tenendo conto dei preludi della riunione tra i quali "back in you arms", "my City of Ruins", "blood brothers".

Fabio


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