THE RISING
- Elisabetta commenta
l'album
Carissimi,
noto con un po' di orrore che - ahime'- solo commenti di uomini sono stati
ritenuti degni di essere inseriti nella sezione "the rising" del
vostro amabilissimo sito... volete davvero farmi credere che nessuna donna vi ha
scritto? se cosi' fosse, beh.. eccomi qua. seguo Bruce dal 1987, ne sono stata
indubbiamente innamorata per il fisico e la carica erotica - come nessuno di
voi, cari MASCHI, puo' venirmi a raccontare - , ho decine di
bootleg-libri-magazines, non mi sono persa un concerto tra quelli fatti in
Italia negli ultimi 15 anni, ho compiuto per lui una serie innumerevole di
pazzie (tra cui andare in pellegrinaggio a Freehold ed Asbury Park)e fino a
qualche anno fa scrivevo per la gloriosissima fanzine -ora purtroppo deceduta-
The Wild and the Innocent... vi bastano come referenze?
ed allora permettetemi di dire che quest'album per me e' stata una meravigliosa
sorpresa, dal momento che, come molti d'altronde, ero davvero prevenuta, tanto
da non avere il coraggio di andarmelo a comprare... intelligente, denso, non
retorico, insomma: bello, bello, bello. bello Bruce, che in tanti anni non ha
cambiato l'intensita' della voce, lo spirito, l'ispirazione; bella la E street,
che trasmette la stessa identica passione di 30 anni fa; belle le canzoni, che
mi danno l'impressione di un riuscitissimo mix di vecchio e nuovo, ma senza mai
sembrare neanche per un secondo roba gia' sentita. Sara' che adesso, che sono
quasi arrivata ai trent'anni, sono piu' capace di ascoltare e di giudicare, ma
lo trovo ancora piu' irresistibile di anni fa e mi compiaccio di lui, perche' e'
riuscito a "scaraventarci" addosso ancora la sua voglia di fare
musica, nonostante i soldi, il successo planetario durato per anni ed anni, i
figli e la soddisfazione per averci illuminato con la sua musica fin da quando
eravamo ragazzini...
grazie Bruce, grazie per Worlds apart, per Waiting on a sunny day, per
Further on e per tutto quello che ci hai messo qui dentro.
Elisabetta
Girardi
|
|