LA
MIA CITTA’
(Traduzione
di Roberto P.)
Avevo
otto anni e stavo correndo con una monetina in mano
Verso la fermata dell’autobus per prendere il giornale a mio padre
Mi sedevo sulle sue ginocchia in quella grossa vecchia Buick e guidavo
mentre attraversavamo la città
Lui mi scompigliava i capelli e mi diceva “dai una bella occhiata in
giro, questa è la tua città…”
Questa è la tua città…
Nel
’65 la tensione saliva alla mia scuola superiore
C’erano molti scontri tra neri e bianchi
Non ci potevi fare nulla
Due auto al semaforo un sabato sera, sul sedile posteriore c’era una
pistola
Le voci si sparsero alla velocità di un proiettile
Erano arrivati i tempi difficili nella mia città
Nella
mia città…
Adesso
sulla strada principale ci sono solo vetrine imbiancate e negozi vuoti
Sembra che nessuno voglia più venire quaggiù
Stanno
chiudendo lo stabilimento tessile dall’altra parte della ferrovia
Il caporeparto dice “questi posti di lavoro se ne stanno andando ragazzi
e non torneranno mai più nella vostra città”
Nella vostra città…
L’altra
notte io e Kate ce ne stavamo a letto parlando di andarcene via
Fare i bagagli e forse dirigerci verso sud
Ho trentacinque anni e abbiamo un figlio nostro adesso
L’altra notte l’ho messo a sedere dietro il volante e gli ho detto
“figliolo, dai una bella occhiata intorno
Questa è la tua città”…
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