LOOSE ENDS - Il Forum Italiano dedicato a Bruce Springsteen

Piccola testimonianza:

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Those romantic young boys: all they ever want to do is fight.

Segnalo su Il Fatto Quotidiano di oggi un articolo di Sesti (responsabile del Film Festival che ha anche intervistato Bruce dopo il film) che vale la pena di leggere

special radio2 - 02.11 http://www.megaupload.com/?d=BZTLCZCC

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the ticket-seeking, hotel-booking, money-juggling, plane-taking, train-riding, queue-forming, tramp-meeting, feet-throbbing, back-breaking, burger-eating, rain-enduring, music-loving, Boss-following…legendary E Street Fans !

the killer newsletter 6-2010

Bruce e “the wonderful dinner”…

Bruce arriva cinque minuti dopo, disponibilissimo come sempre. Dopo un’ora, vicino alla porta, saluta tutti e fa per andarsene. Ma non è ancora finita: lo vedo attraversare di nuovo la stanza e andare verso il buffet; dietro il lungo tavolo ci sono due camerieri vestiti di bianco, lui si avvicina, stringe loro la mano e li
ringrazia per “the wonderful dinner”. I due gli chiedono se possono farsi una foto con lui, Bruce dice di sì con un gran sorriso, dal nulla spunta un cuoco con cappello da… cuoco; ha in mano un vinile di Born to Run: “Puoi scrivere
‘allo chef Luigi’, perfavore?”. Detto fatto. Ora è arrivato davvero il momento di andare. Ho voluto raccontare questa scena, rompendo un poco il riserbo
che bisogna mantenere su un evento privato, perché in quel saluto ai due camerieri (che da tutti gli altri invitati, compreso il sottoscritto, sono stati trattati
come due pezzi d’arredamento) c’è tutto lo Springsteen uomo: un signore dall’eleganza naturale; non c’è mai niente di forzato nel suo modo di comunicare – a parole o con un gesto – con gli altri, è un aspetto della sua capacità
davvero unica di entrare in sintonia con chiunque: che sia un ragazzo
che ascolta un suo disco o uno che gli ha preparato un “wonderful dinner”.