LOOSE ENDS - Il Forum Italiano dedicato a Bruce Springsteen

Meritevole l'aspetto logistico\ubicazionale dello stadio. 4 passi (4!) dall'uscita della tangenziale. Arrivo alle 19.00, parcheggio alle 19.15, dentro lo stadio alle 20, e c'è stato pure il tempo di salutare un caro amico di vecchissima data. Sticazzi. Forze dell'ordine, ausiliari, diverse possibilità di parcheggio, cordialità ed educazione, siamo al Nord, è un altro mondo (Il confronto con Roma è un affronto letterale). A fine concerto tempo 15 minuti e sono già in autostrada direzione Venezia. Miglior pellegrinaggio fuori casa di sempre. Grande Udine.
Il concerto è stato quello che doveva essere, qualcosa al di sopra delle più rosee aspettative. Non c'è altro termine di confronto. Bruce va confrontato con se stesso ed ogni volta è un guinness dal quale si esce emotivamente distrutti, psicologicamente provati, fisicamente eccitati. Disquisire sui tecnicismi è sempre un azzardo, proiettare il nostro conoscere razionale in un dialogo inutile e fuorviante quando la carne al fuoco è ben altro è indice di perditempo. Ciò nonostante va detto che l'audio poteva essere migliore. Test del suono panacea di tutti i mali? no, bisognava pensare a qualcosa di diverso, una disposizione differente, a partire dal palco a mio avviso troppo sbilanciato verso un retroscena che metteva d'accordo solo gli assalitori del prato. Gli altri hanno subito, soprattuto in fase iniziale, una lontananza eccessiva per uno stadio che non è proprio un mostro di dimensioni. Sherry Darling ridefinisce il prologo di un concerto, lo scheletro della setlist. Non più un pezzo introduttivo ma salda riconoscenza verso i fans che cercano\trovano un punto di inizioincontro al di la degli schemi a rievocare qualcosa di dolcemente inaspettato. Badlands è il solito terremoto che mette d'accordo tutti e cattura l'attenzione di chi Bruce, lo ha visto per la prima volta solo al telegiornale qualche mese fa durante l'Obama Show. Outlaw Pete doverosa riesce a farsi rivalutare e ad uscire da un album mediocre per mezzo di una recitazione sorprendente. Finalmente Something In The Night, finalmente Murder che mi mancava troppo, finalmente Streets of fire e ancora My love will not let you down che ha rievocato in me quell'esordio al San Siro del 2003 a pochi minuti dal diluvio universale. 41 Shots da brivido. Nils lofgren da brivido (l'assolo di Streets meritava un'ora di applausi), Bruce sempre più tonico ed inesauribile. Bruce per tutti, come la Nutella. A scandire la fine del primo tempo il rituale dei cartelli, un gioco a quiz dove i concorrenti siamo noi. Poi waitin e la voce piccola e tremolante di colui che potrebbe assistere ad uno show degli 883, ma è sotto il Boss e guai a chi lo tocca. Un drago alle prime armi. Dancing con una ragazza, a braccetto, abbracciati, e poi galanteria da vendere. Una voce indefinibile, il suo stomaco, i suoi nervi, il suo pubblico, la sua magia, i suoi sorrisi per tutti i centocinquanta minuti di concerto.

Da cittadino udinese ringrazio per i complimenti, anche se va detto che l' afflusso non è stato mostruoso e poi siamo in una piccola cittadina dove forse (e dico forse) è più semplice organizzare un sacco di cose (concerti inclusi) rispetto alle grandi città.
Per i commenti sullo show, d' accordo su tutto.

Ok su tutto lo show...
Più di un'ora per raggiungere la tangenziale che dista a pochissimi chilometri, per colpa dei soliti deficienti che parcheggiano l'auto in modi assurdi. Non c'era un vigile, un carabiniere o un poliziotto che facesse qualcosa.

La fortuna è buona compagna di viaggio. Sono uscito dalla tangenziale ed ho trovato un posto libero su di un parcheggio in pendenza distante 200mt. In 5 minuti ero a piedi allo stadio. Per il ritorno è stato sufficiente uscire 30 secondi prima degli altri, ero in tribuna settore Nord e l'uscita era a due passi da dove sedevo.

Organizzazione impeccabile. Complimentissimi a Udine. L'acustica era anche ottima davvero.

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"Poveracci! avessero fatto solo rock...invece si sono trovati quel pazzo visionario di Springsteen tra i piedi, e le sue manie di attraversare i fiumi insieme, e di camminare nel sole insieme, e di vincere insieme" cit.

Devo dire che anche nel pit l'organizzazione è nstata praticamente perfetta, grazie ai volontari che si sono sgolati per tutto il giorno ed all'organizzazione che ci ha fatti entrare camminando e non come una mandria di bufali impazziti, anche perchè se fosse stato così ci sarebbe scappata la prognosi riservata per qualcuno visto le scale che c'erano da fare ...
Grazie Udine!!!

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