Sono d'accordo sul silenzio in certi momenti. Io spesso tiro delle gomitate a mia moglie che ama cantare sempre e tutto. Però a Milano di fianco avevo tutte persone tranquille ed in religioso silenzio, tranne ovviamente il legionario ubriaco ma quelli ci sono a Milano come a Dublino, Goteborg, Dusseldorf...
Piuttosto quello che mi ha impressionato di Goteborg è l'approccio della gente al concerto. Tutti i quotidiani riportavano Bruce in prima pagina, a tutta pagina con all'interno inserti, foto, interviste ecc.
Tutti i bar, ristoranti, negozi trasmettevano dentro e fuori musica di Bruce. L'Hard Rock Cafè trasmetteva solo video di Bruce. Una persona su due per la città indossava la maglietta di Bruce. Ai tassisti quando salivi non dovevi dire la destinazione, ti portavano diretto all'Ullevi, dove avevano istituito una gigantesca area taxi per il dopo concerto (fantastico).
C'erano almeno 6/7 punti vendita ufficiali di magliette, perchè tutti comprano la maglietta o la bandana.
E poi il concerto: uno stadio pieno all'inverosimile (tranne la curva opposta dalla quale non si vede nulla proprio per la conformazione a barca dello stadio). Tutti in piedi a saltare dall'inizio alla fine, tutte ad agitare le braccia (guardate il video di Out in the Street
http://www.expressen.se/webb-tv/index.h ... alid=10974), tutti ad inchinarsi a Clarence (nuovo spettacolino inventato da Bruce), tutti a cantare in coro in maniera incredibile (vedi Hungry Heart), ho ancora la pelle d'oca.
Un aneddoto: un mio amico di Roma aveva con sè il figlio di due anni (lo stesso a cui Bruce ha dato il cinque a Dublino e a Milano), eravamo in transenna laterale e durante Spirit in the night Bruce l'ha preso sul palco ed ha cantato per lui mezza canzone gigioneggiando alla sua maniera col bimbo. Quando i maxi schermi hanno proiettato l'immagine di Matteo il pubblico è andato in delirio, un boato tipo goal!!! Bene, il giorno dopo la gente li fermava per strada riconoscendo e chiedendo di poter fare una foto col bimbo e la sera dopo il secondo concerto una giornalista dell'Expressen è venuta nel nostro albergo per fare foto ed un intervista al padre.
Sono davvero tutti pazzi per Bruce, senza dover dimostrare nulla ma solo per la gioia di avere Bruce nella loro cittĂ . Un esempio incredibile di passione collettiva.
Ed ancora l'emozione di uno stadio intero per Drive all night con le lacrime di Clarence, e poi tutto lo stadio a chiedere Twist and Shout con Bruce che dice "questa è la canzone che fa crollare gli stadi" riferendosi al famoso episodio dell'Ullevi.
E poi c'è stato Bruce che ha incontrato il bimbo Matteo (
http://www.expressen.se/noje/1.1223157/ ... 2-sin-idol) in giro per Goteborg e si è inginocchiato urlandogli da lontano "eccolo, la star della serata" (he's the man, he's the man), foto, baci col bimbo e un saluto "i love you" che i genitori di Matteo difficilmente potranno dimenticare.
Un week end da lacrime, sudore e rock & roll che rimarrĂ per sempre nel mio cuore.
tutto verissimo: e aggiungo il particolare delle centinaia di persone sistemate nell'area verde intorno allo stadio a godersi il concerto, che suona magnifiico anche all'esterno del'arena (così ho vissuto il mio 4 luglio)...puro spettacolo ragazzi, sapevo che sarebbe stato un w/end INDIMENTICABILE, GRAZIE a BRUCE e a GOTEBORG che non avrebbe potuto accoglierlo in maniera migliore