LOOSE ENDS - Il Forum Italiano dedicato a Bruce Springsteen

A me, malgrado sia juventino, ha già dato fastidio che, mentre la sua squadra giocava in coppa campioni, lui era al concerto. Figuriamoci il fatto del pit.

a me ha dato fastidio che lui fosse con la biondazza da competizione..e io tra cioni e mio fratello...

una sera che si è liberi..cazzo


e poi..se fossi un giocatore del milan e ci fosse il concerto di bruss...mi farei dare una tranvata sulla schiena da marostica per non giocare.. o mi inietterei il virus ebola per saltare il match

e poi...rud..ricordo quella volta che hai simulato la pubalgia per saltare la partita col catanzaro e andare al concerto di finardi...daii

Che bel trenino.

tu eri il vagone dietro a me.
ancora oggi non cammino molto bene.

Valmont, non dire bugie.

Per fortuna che ci stava Hulk Hogan

Nel 2005 Ambrosini era seduto sul seggiolino affianco a me, tranquillo e beato. Ci siamo anche fatti due chiacchiere.
Poi qualcuno della security l'ha riconosciuto e l'ha fatto scendere nel parterre ... Sicuro che sia lui prepotente o magari che in italia abbiamo i soliti leccaculo?

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14 shows... Milano 2003, Milano 2005, Milano 2006, Torino 2006, Perugia 2006, Milano 2007, Milano 2008, Barcellona I & II 2008, Roma 2009, Milano 2012, Milano 2013, Belfast 2013, Milano 2016

propendo per la seconda, si lecca il culo per proprio piacere, anche senza avere niente in cambio
questo è quello che mi sconcerta, perchè ormai siamo OLTRE

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amica mia
so che forse tu non capirai
ma un uomo no, non e' contento mai..mai!

Scusate, avrei un'osservazione.

Premetto che non sono un esperto di concerti, per cui scusate le eventuali ingenuità.

Di Bruce ho visto solo due concerti, ahimé: Milano 2003, alla transenna di confine del pit, e Torino con le SSB, dentro il pit. In quest'ultimo caso, arrivai con grande tranquillità nel pomeriggio, avevo il biglietto numerato (per cui mi ero svenato). Avevano appena aperto i cancelli per il parterre, la gente entrava, io sono passato all'entrata dei posti numerati. Appena dentro mi sono reso conto che il mio posto era a circa 8 km e mezzo dal palco. Mi sono girate le balle pensando ai soldi spesi (sono di Genova...) e ho guardato il pit. Semivuoto. Sapevo che il pit è una specie di privilegio in mano al paraculo, al caso o a chissà che altro, e mi sono detto: proviamo! Scendo a passo veloce, arrivo all'ingresso del pit, due tizi mi guardano e uno mi dice: "braccialetto?". E io, leggermente incazzoso (pensavo ai soldi spesi): "non ce l'ho". E l'altro dei due: "vai, vai pure". Praticamente ho tagliato le unghie dei piedi a Bruce in quel concerto...

L'idea che mi sono fatto è che braccialetti, appelli, code, dormite giorni prima davanti allo stadio, elenchi autonomi e non autonomi, alla fin fine non servono a niente. Tutto troppo disorganizzato e "all'italiana". Io stesso saltando qualunque procedura a Torino sono finito sotto il boss... Sì che era un palasport, sì che era la SSB, però...

Ultima riflessione: dai resoconti che leggo sembra che tutto qui in Italia funzioni un po' come per le partite di calcio. Perché non fare il lavoro completo allora? Pare (ed è vero) che le tifoserie organizzate riescano a influenzare in modo anche determinante le società calcistiche. E mi chiedo: sarebbe così difficile creare un coordinamento tra fan club d'Italia per darsi un codice di autoregolamentazione, creare una specie di "servizio d'ordine" interno, anche per isolare gli stronzi, i furbi e i facinorosi, e soprattutto entrare in contatto con la "cupola" della Barley Arts per farsi dare una mano a organizzare le cose un po' meno all'italiana? Del tipo: niente braccialetti o cazzate varie, neinte di niente, ma solo: apertura dei cancelli, corsa, a pit pieno si chiude la transenna e stop?

Secondo me basterebbe solo un po' di buonsenso, buona volontà e spirito d'iniziativa: la rete ci rende a tutti la comunicazione molto molto più semplice, coordinarsi con gli altri funclub non sarebbe difficile...

O forse sono un sognatore???

Ciao!

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La malizia è spesso più negli occhi di chi legge o nelle orecchie di chi ascolta, che nella mano di chi scrive o nella bocca di chi parla...

basterebbe fare così:
arrivi, dai il biglietto all'ingresso, ti danno un braccialetto, ti ripresenti quando aprono i cancelli o quando cavolo ti pare, ed entri.

Fino a esaurimento posti disponibili nel pit.

Semplice, geniale, risolutivo...

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La malizia è spesso più negli occhi di chi legge o nelle orecchie di chi ascolta, che nella mano di chi scrive o nella bocca di chi parla...

giustissimo...

il dubbio che mi viene anzi la quasi certezza è che dietro alla scusa del pit per proteggere chi sta davanti (in questo caso bastano davvero pochi, pochissimi posti....) ci sia dietro ancora una volta il guadagno, cioè le bustarelle , i soldi con cui si corrompe chi sta 'a guardia' e i favori e favoritismi vari per l'amico dell'amico ..... il solito schifo

Non c'è motivo per avere un pit così grande .. a milano, visto dall'alto, era 1/5 buono dell'intero parterre, quando invece dovrebbe essere solo pochissime file, da riempire SUBITO e non un 'recinto per vip, vippetti' che alle 20,45 ERA ANCORA VUOTO A META' !

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amica mia
so che forse tu non capirai
ma un uomo no, non e' contento mai..mai!

sai cosa vorrebbe dire questo nella civilissima italia?
feriti e rischio di soffocamenti.
L'ho visto di persona a Firenze 03 nella corsa per il pit (senza braccialetti) c'era da avere paura...

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http://lucaberna.blogspot.com/
My Bootlegs List

Sicuro, non ci sono dubbi...
Per questo parlavo di servizio d'ordine "interno", fatto dai funclub. Purtroppo l'italiano medio se non vede il manganello (o la carota davanti al naso) non riesce a stare alle regole...

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