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 Messaggio Inviato: giovedì 4 ottobre 2007, 13:27 
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chiacchiere inutile
tie' , godetevelo
http://www.megaupload.com/it/?d=Q08XKE3V


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 Messaggio Inviato: giovedì 4 ottobre 2007, 13:33 
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Iscritto il: sabato 26 ottobre 2002, 10:55
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Località: Fabbrico (RE)
deepseadesperado ha scritto:
chiacchiere inutile
tie' , godetevelo
http://www.megaupload.com/it/?d=Q08XKE3V


Per chi se lo sta già godendo... non riesco a capire tutto il parlato di Bruce nel presentare la canzone " Magic"...
qualcuno riesce a postarlo...
Thanks :D


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 Messaggio Inviato: giovedì 4 ottobre 2007, 18:13 
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il video di american land , per me meglio delle seeger piu'grezzo e rock
http://www.megaupload.com/?d=702354PD


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 Messaggio Inviato: giovedì 4 ottobre 2007, 18:13 
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Iscritto il: lunedì 27 agosto 2007, 9:23
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Località: *** VICENZA NON SI USA ***
cioni ha scritto:
dido ha scritto:
ciao! mi è venuto un colpo a vedere in scaletta bitusa!


Ti è venuto un colpo perchè sei Dido, fratello di Dida.


non ti dico che avevo letto :neutral:


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 Messaggio Inviato: giovedì 4 ottobre 2007, 18:17 
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Iscritto il: giovedì 24 agosto 2006, 23:29
Messaggi: 1217
pink ha scritto:
cioni ha scritto:
dido ha scritto:
ciao! mi è venuto un colpo a vedere in scaletta bitusa!


Ti è venuto un colpo perchè sei Dido, fratello di Dida.


non ti dico che avevo letto :neutral:


immagino ma mi esimo.


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 Messaggio Inviato: giovedì 4 ottobre 2007, 18:34 
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Iscritto il: sabato 24 maggio 2003, 11:15
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rud krol ha scritto:
ivanluky ha scritto:
rud krol ha scritto:
ivanluky ha scritto:
Magic com'è live?

Stupenda!
Scaricati il video del 28 da Brucevideos.


Ma c'è solo Radio Nowhere.

Ho detto una cazzata. :mrgreen:
Per farmi perdonare l'audio di magic del 25 settembre
http://www.mediafire.com/?6men1ydtwdx


Grazie, perdonato ovviamente. :D

_________________
Ciao
Ivan .


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 Messaggio Inviato: giovedì 4 ottobre 2007, 21:02 
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Iscritto il: lunedì 27 agosto 2007, 9:23
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Località: *** VICENZA NON SI USA ***
cioni ha scritto:
pink ha scritto:
cioni ha scritto:
dido ha scritto:
ciao! mi è venuto un colpo a vedere in scaletta bitusa!


Ti è venuto un colpo perchè sei Dido, fratello di Dida.


non ti dico che avevo letto :neutral:


immagino ma mi esimo.



grazie.

patti un se po' sentì.


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 Messaggio Inviato: giovedì 4 ottobre 2007, 22:39 
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peccato però, sto ascoltando con interesse ed entusiasmo ma c'è uno che ulula ogni tanto, è fastidiosissimo :-?


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 Messaggio Inviato: venerdì 5 ottobre 2007, 11:17 
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Località: Santeramo
:shock:

http://p081.ezboard.com/Springsteen-Har ... 6334.topic

_________________
We learned more from a three-minute record than we ever learned in school

death defyin' legendary E Street Band


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 Messaggio Inviato: venerdì 5 ottobre 2007, 11:21 
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Località: *** VICENZA NON SI USA ***
bellissime foto!


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 Messaggio Inviato: venerdì 5 ottobre 2007, 11:23 
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Iscritto il: lunedì 7 ottobre 2002, 11:03
Messaggi: 373
Località: Santeramo
E' partita da Hartford, Connecticut, la tournée di Springsteen con la E
Street Band. Magic approderà in Italia il 28 novembre.
dall'inviato GINO CASTALDO

HARTFORD - La scena è spoglia. L'eroe, Bruce cuordileone, sembra avere in
mano i destini d'America, o almeno quello dei suoi ideali perduti, e non ha
bisogno di fronzoli. Giusto una Fender Telecaster come spada fiammante e
come scudo la sua famiglia ritrovata, la E Street Band, essa stessa un
simbolo delle origini, delle radici, dell'amicizia fraterna. Offre il suo
corpo, la sua anima, al netto di ogni sotterfugio spettacolare. E
ciclicamente ha bisogno di tornare tra la sua gente, per capire se quello
che fa ha un senso o meno.

Il debutto ufficiale del tour mondiale esplode fragorosamente nel Civic
Centre di Hartford, Connecticut. Off Broadway, come si dice, una bellissima
e moderna arena da ventimila posti ubicata proprio nel centro della città. E
la partenza è uno scatto bruciante: Radio nowhere, il nuovo singolo,
l'immagine di un paese desolato dove le voci urlano nel deserto. «Is there
anibody out there?» canta Springsteen. Questa frase era uno dei suoi slogan
di battaglia, l'invocazione scherzosa rivolta al pubblico con la mano chiusa
intorno all'orecchio per dire: ci siete? Ora è il verso di una canzone, con
un significato più disperato, rivolto al popolo che non c'è più, che non
prende in mano il suo stesso destino. La radio di nessun posto sparge il
messaggio: «Sto solo cercando un mondo con un'anima».

E se in giro ce ne sono, di sicuro riempiono le platee dei suoi concerti.
Facce spiritate, positive, di ogni età. Davanti a noi un giovane padre
spiega alla figlioletta quello che succede, indica, sottolinea i passaggi, è
una lezione sul campo, l'esempio dell'eroe che chiama tutti a raccolta. La
scaletta alterna vecchi e nuovi brani. Dopo radio Radio nowhere arrivano The
ties that bind e Lonesome day , poi le nuovissime Gipsy biker e Magic,
occasione per un primo discorsetto al pubblico: «Ci sono bugie, illusioni, e
in questi anni ne abbiamo pagato le conseguenze», ma il prestigiatore della
canzone è malinconico, illude, anzi s'illude, estrae le cose dal cilindro,
cerca volontari, ma è triste come un clown col trucco mezzo sfatto.

Per riassaporare il fuoco della gloria del ritorno della E Street band
bisogna aspettare una sequenza mozzafiato: Reason to believe, Night e She's
the one. La band ritrova i suoi ritmi, la sua coesione, prima di provare ad
agganciare la nuova Livin in the future («Gli Usa sono noti oltre che per
hamburger e patatine, anche per la scomparsa dei voti elettorali, le
intercettazioni illegali e gli attacchi alla Costituzione: e tutto questo
non dovrebbe succedere») all'amata The promised land, cantata da tutto il
pubblico coi pugni alzati. Springsteen la esegue con la faccia tirata,
sembra guidare un drappello alla conquista di una bandiera sulla collina. Ed
è uno dei momenti in cui tra gruppo e pubblico la distanza si assottiglia,
quasi scompare, la performance è davvero collettiva. Poi una progressione
travolgente: Darkness on the edge of town, Darlington county, Rising,
Badlands (che ovviamente infiamma l'arena) alternate da altri brani del
nuovo disco, compresa Girls in the summer clothes, soave nostalgia per una
vita più semplice, più lineare, per il candore dell'innocenza perduta, prima
del gran finale con Born to run, Waiting on a sunny day e American land,
ripresa direttamente con fisarmoniche e mandolini dal tour delle Seeger
sessions.

Paradossalmente con la E Street Band Springsteen sembra quasi meno libero:
una gabbia dorata che lo fa essere tutto sommato più prevedibile di quanto
non sia stato negli ultimi anni. Ma questa è soprattutto un'irrinunciabile
festa di famiglia, adatta a evocare l'America di oggi. E comunque la E
Street Band rimane la più formidabile macchina da guerra del rock'n'roll in
circolazione. Anche perché non c'è niente di fatuo, nessun compiacimento.
Tutto è denso, ammantato di gloria. C'è da scrostare la ruggine degli anni,
bisogna oliare, mettere a punto. E tenere a freno la nostalgica ebbrezza pop
che attraversa il nuovo disco. Dal vivo non si scherza. Il gruppo deve dare
il massimo, sudare, celebrare l'antico rito del rock, far credere che sia
ancora oggi possibile, e senza rinunciare al gusto della sorpresa. Lo si
capisce dalle improvvisazioni al sax di Clarence Clemons. In definitiva fa
sempre lo stesso solo da anni, ma continua a funzionare. Sembra sempre
quello della vita, l'ultimo, il definitivo, la perfetta poesia per un cuore
ammalato di musica.

E c'è anche un'altra luce con cui guardare questo tour. Potrebbe essere il
grandioso canto del cigno della E Street Band. Quanto ancora potranno andare
avanti? Per fare questa musica ci vuole un'incredibile energia, e molti
della band mostrano acciacchi e perentori segni dell'età. Little Steven
(«Direttamente dai Soprano» lo presenta il Boss) sembra ormai la simpatica
nonna del corsaro nero. Clemons è appesantito, i guai fisici si fanno
sentire, e anche gli altri nascondono il normale passare degli anni dietro
la forza del gruppo. Lo stesso Springsteen, che di energia ne ha ancora da
vendere, è oggi sicuramente più maturo, esattamente come mostra il suo nuovo
disco. E infatti il concerto dura "appena" due ore e venti. Una bazzecola
rispetto ai fasti di un tempo. Ma di una cosa possiamo essere certi dopo
aver visto il concerto d'apertura: se sarà davvero un canto del cigno, sarà
un tuffo nella gloria, senza sconti. (4 ottobre 2007)

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 Messaggio Inviato: venerdì 5 ottobre 2007, 12:11 
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Iscritto il: domenica 22 settembre 2002, 23:52
Messaggi: 391
John7 ha scritto:
E' partita da Hartford, Connecticut, la tournée di Springsteen con la E
Street Band. Magic approderà in Italia il 28 novembre.
dall'inviato GINO CASTALDO

HARTFORD - La scena è spoglia. L'eroe, Bruce cuordileone, sembra avere in
mano i destini d'America, o almeno quello dei suoi ideali perduti, e non ha
bisogno di fronzoli. Giusto una Fender Telecaster come spada fiammante e
come scudo la sua famiglia ritrovata, la E Street Band, essa stessa un
simbolo delle origini, delle radici, dell'amicizia fraterna. Offre il suo
corpo, la sua anima, al netto di ogni sotterfugio spettacolare. E
ciclicamente ha bisogno di tornare tra la sua gente, per capire se quello
che fa ha un senso o meno.

Il debutto ufficiale del tour mondiale esplode fragorosamente nel Civic
Centre di Hartford, Connecticut. Off Broadway, come si dice, una bellissima
e moderna arena da ventimila posti ubicata proprio nel centro della città. E
la partenza è uno scatto bruciante: Radio nowhere, il nuovo singolo,
l'immagine di un paese desolato dove le voci urlano nel deserto. «Is there
anibody out there?» canta Springsteen. Questa frase era uno dei suoi slogan
di battaglia, l'invocazione scherzosa rivolta al pubblico con la mano chiusa
intorno all'orecchio per dire: ci siete? Ora è il verso di una canzone, con
un significato più disperato, rivolto al popolo che non c'è più, che non
prende in mano il suo stesso destino. La radio di nessun posto sparge il
messaggio: «Sto solo cercando un mondo con un'anima».

E se in giro ce ne sono, di sicuro riempiono le platee dei suoi concerti.
Facce spiritate, positive, di ogni età. Davanti a noi un giovane padre
spiega alla figlioletta quello che succede, indica, sottolinea i passaggi, è
una lezione sul campo, l'esempio dell'eroe che chiama tutti a raccolta. La
scaletta alterna vecchi e nuovi brani. Dopo radio Radio nowhere arrivano The
ties that bind e Lonesome day , poi le nuovissime Gipsy biker e Magic,
occasione per un primo discorsetto al pubblico: «Ci sono bugie, illusioni, e
in questi anni ne abbiamo pagato le conseguenze», ma il prestigiatore della
canzone è malinconico, illude, anzi s'illude, estrae le cose dal cilindro,
cerca volontari, ma è triste come un clown col trucco mezzo sfatto.

Per riassaporare il fuoco della gloria del ritorno della E Street band
bisogna aspettare una sequenza mozzafiato: Reason to believe, Night e She's
the one. La band ritrova i suoi ritmi, la sua coesione, prima di provare ad
agganciare la nuova Livin in the future («Gli Usa sono noti oltre che per
hamburger e patatine, anche per la scomparsa dei voti elettorali, le
intercettazioni illegali e gli attacchi alla Costituzione: e tutto questo
non dovrebbe succedere») all'amata The promised land, cantata da tutto il
pubblico coi pugni alzati. Springsteen la esegue con la faccia tirata,
sembra guidare un drappello alla conquista di una bandiera sulla collina. Ed
è uno dei momenti in cui tra gruppo e pubblico la distanza si assottiglia,
quasi scompare, la performance è davvero collettiva. Poi una progressione
travolgente: Darkness on the edge of town, Darlington county, Rising,
Badlands (che ovviamente infiamma l'arena) alternate da altri brani del
nuovo disco, compresa Girls in the summer clothes, soave nostalgia per una
vita più semplice, più lineare, per il candore dell'innocenza perduta, prima
del gran finale con Born to run, Waiting on a sunny day e American land,
ripresa direttamente con fisarmoniche e mandolini dal tour delle Seeger
sessions.

Paradossalmente con la E Street Band Springsteen sembra quasi meno libero:
una gabbia dorata che lo fa essere tutto sommato più prevedibile di quanto
non sia stato negli ultimi anni. Ma questa è soprattutto un'irrinunciabile
festa di famiglia, adatta a evocare l'America di oggi. E comunque la E
Street Band rimane la più formidabile macchina da guerra del rock'n'roll in
circolazione. Anche perché non c'è niente di fatuo, nessun compiacimento.
Tutto è denso, ammantato di gloria. C'è da scrostare la ruggine degli anni,
bisogna oliare, mettere a punto. E tenere a freno la nostalgica ebbrezza pop
che attraversa il nuovo disco. Dal vivo non si scherza. Il gruppo deve dare
il massimo, sudare, celebrare l'antico rito del rock, far credere che sia
ancora oggi possibile, e senza rinunciare al gusto della sorpresa. Lo si
capisce dalle improvvisazioni al sax di Clarence Clemons. In definitiva fa
sempre lo stesso solo da anni, ma continua a funzionare. Sembra sempre
quello della vita, l'ultimo, il definitivo, la perfetta poesia per un cuore
ammalato di musica.

E c'è anche un'altra luce con cui guardare questo tour. Potrebbe essere il
grandioso canto del cigno della E Street Band. Quanto ancora potranno andare
avanti? Per fare questa musica ci vuole un'incredibile energia, e molti
della band mostrano acciacchi e perentori segni dell'età. Little Steven
(«Direttamente dai Soprano» lo presenta il Boss) sembra ormai la simpatica
nonna del corsaro nero. Clemons è appesantito, i guai fisici si fanno
sentire, e anche gli altri nascondono il normale passare degli anni dietro
la forza del gruppo. Lo stesso Springsteen, che di energia ne ha ancora da
vendere, è oggi sicuramente più maturo, esattamente come mostra il suo nuovo
disco. E infatti il concerto dura "appena" due ore e venti. Una bazzecola
rispetto ai fasti di un tempo. Ma di una cosa possiamo essere certi dopo
aver visto il concerto d'apertura: se sarà davvero un canto del cigno, sarà
un tuffo nella gloria, senza sconti. (4 ottobre 2007)


Che tristezza ...


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 Messaggio Inviato: venerdì 5 ottobre 2007, 12:46 
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Iscritto il: venerdì 25 ottobre 2002, 10:29
Messaggi: 196
A me sembra proprio un'ottima partenza. Uno show tirato, estremamente rock e con una band già in ottima forma.
Soprattutto, mi convince la scaletta, che per ora non sembra fare concessioni alla nostalgia, concentrandosi invece sul materiale recente o su quello "meno" suonato.
Sono gusti personali, ma mi piace l'idea di dare un attimo di riposo a pezzi più noti di Born to run per dar spazio a She's the one e Night. Lo stesso vale, per altri aspetti, per il mantenimento in scaletta di The Rising, Lonesome Day, Waitin' On a Sunny Day o American Land. Come se Bruce ci dicesse "Non ho smesso di scrivere canzoni negli anni ottanta".E anche quanto ci si tuffa nel passato, lo si fa in quello meno noto, vedi Thundercrack.
Mi auguro davvero che, almeno per questa prima parte del tour, si continui su questa linea fortemente "attuale".


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 Messaggio Inviato: venerdì 5 ottobre 2007, 17:17 
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Iscritto il: lunedì 23 febbraio 2004, 21:24
Messaggi: 1158
Località: Nel mio personalissimo medioevo
SHE'S THE ONE

http://it.youtube.com/watch?v=8F8tpuO6OKM

_________________
io quando ho amato
ho amato dentro gli occhi suoi,
magari anche fra le sue braccia
ma ho sempre pianto per la sua felicità


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 Messaggio Inviato: venerdì 5 ottobre 2007, 17:57 
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Iscritto il: lunedì 27 agosto 2007, 9:23
Messaggi: 192
Località: *** VICENZA NON SI USA ***
bimba_s ha scritto:


uhm :D

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http://www.youtube.com/watch?v=BcbaHCyWUJk


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