Un pioccolo report tanto per rientrare nel topic...
L’idea era, finalmente, di andarlo a vedere negli States. Doveva essere luglio a casa sua nel Jersey ma per un motivo o per l’altro (principalmente lavoro) non è andata fatta e il progetto era stato con mio grande rammarico accantonato.
Poi però a fine agosto le ferie ci sono e la possibilità di mettere assieme due grandi passioni (l’altra è la moto) mi tenta molto… il problema è che mancano 4 settimane. Ca**o che tardi! Dopo 3 minuti avevo comperato i tickets… :) e la sera ho messo la moglie davanti al fatto compiuto… tanto sapevo già che avrebbe all’inizio storto il naso ma che poi sarebbe partita anche a piedi!
Da li in poi tutta una serie di prenotazioni e organizzazioni per arrivare a Chicago sabato 23, noleggiare l’Harley, scendere la Route 66 fino a Springfield e risalire poi a Milwaukee per il 105th dell’Harley e naturalmente per il concerto.
La cittĂ letteralmente invasa dalle moto (tutte Harley ovviamente), il numero esatto non si sa ma una stima plausibile supera le 100.000!!!!!
Arriviamo al concerto “con calma” verso le 15.00 e davanti all’ingresso principale che dovrebbe aprire alle 17.00 non c’è nessuno… com’è possibile? Chiediamo e veniamo a sapere che l’ingresso laterale apre alle 15.00 (cioè fra 7 minuti…). Ci affrettiamo e una coda che definire ordinata mi parrebbe un eufemismo si snoda davanti ai nostri occhi. Pu***na… qui hanno già tutti il braccialetto… ca**o… toccherà stare dietro… e invece no! All’ingresso delle transenne davanti ad una ordinatissima fila di una cinquantina di persone due omini in tutta tranquillità distribuiscono i bracciali… e poi ti fanno accomodare. Intanto 3, 2, 1… sono le 15.00 e i cancelli si aprono. Nessuno si agita, nessuno corre o tantomeno spinge e con una tranquillità che a me, abituato a ben altro, mette persino ansia tutti si avviano camminando verso il pit.
Ottimo! Siamo davanti a Nils tra le due piattaforme a 5 metri dalla transenna comodamente seduti e comincia l’attesa. Ah si, dimenticavo, se devi andare in bagno ci vai, se devi uscire per prendere da bere e da mangiare ci vai (e ci mancherebbe altro!!! Non vorrai stare tutte quelle ore senza mangiare qualche cosa di fritto!!!) si sta tutti larghissimi all’ombra del palco che non mi pare neanche vero…
Un paio d’ore prima dell’inizio Bruce esce a salutare e a stringere qualche mano e anche li nessuno si azzarda a superare quello che gli sta davanti… devo trattenemi a stento…
2 gruppi di supporto e con qualche minuto di ritardo si abbassano le luci e il rombo di un’Harley accompagna l’ingresso sul palco.
Subito Gypsy Biker, il pubblico è freddino ma pare divertirsi… ovviamente senza agitarsi troppo. Out In The Street, Radio Nowhere, The Promised Land, Spirit In The Night. Quello che secondo me si nota è che Bruce è molto più rilassato che in Europa, si vede che è a casa… quando si appoggia sul pubblico è completamente di qua della transenna con le gambe al cielo!
Raccolta cartelli, una vagonata per essere precisi… :) e via con Wooley Bully richiesta con tanto di cartello “peloso”… e da qui si decolla di brutto… il trittico Darkness, Youngstown, Murder è da brividi con Nils in bella evidenza. Via senza prender fiato fino a Racing… bellissima!!! Racing è sempre Racing non mi stancherò mai di dirlo! Sempre livelli altissimi fino a Seven Nights To Rock e son passate in un lampo 2 ore e mezza. Ah si, il pubblico… si è un po’ scaldato (per gli standard americani) e anche dietro si vedono parecchie mani al cielo…
I bis, secondo me da leggenda, iniziano con Sandy ovviamente per Danny e suonata con suo figlio alla fisarmonica… brividi! Tenth Avenue Freeze-Out e Glory days bellisime di loro ed eseguite benissimo. Born To Run è sempre Born To Run e volendo, facendomi un po’ sotto sarei arrivato alla chitarra ma mi sembrava brutto e poi l’ho già suonata a Götheborg …
Via con Rosie, pubblico entusiasta! Bobby Jean mi è sempre piaciuta e American Land ovviamente senza “sottotitoli”.
Se ne vanno ma non può essere già finito… guardo l’ora… ca**o 3 ore e un quarto… “One More, One more, One more…” Yes!!! Thunder Road con proiettate sullo sfondo le foto di Bruce giovane in sella o accanto alle Harley, tutta la band butta l’occhio e si diverte un mondo Bruce fa notare a Steve che bei capelli aveva…
e giù a sorridere… nessuna pausa! Dancing in the Dark, raccoglie una ragazzina dalla 1^ fila e ci danza insieme come ai vecchi tempi… è contento, contentissimo di suonare si vede che se fosse per lui non se ne andrebbe più… ok, 3 ore e mezza… finito! Figata! Figata! Figata! Che concertone! In super forma! La solite cose insomma… invece no… prende la chitarra “questa mi sa che devo proprio farla” BORN TO BE WILD, tutti cantano e si agitano (sempre per gli standard americani ovviamente) bella, molto bella!!! “Eh si, questa andava proprio fatta” saluti e ringraziamenti questa volta è finito davvero! “Ritorneremo, abbiamo appena cominciato!” e noi ovviamente saremo li dove ricomincerete…