|
|
LOOSE ENDS - Il Forum Italiano dedicato a Bruce SpringsteenSTAY HARD, STAY HUNGRY, STAY ALIVE !! |
|
Oggi è sabato 23 novembre 2024, 17:50 Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]
Autore |
Messaggio |
omar99
|
Inviato: lunedì 1 giugno 2009, 13:32 |
|
Iscritto il: mercoledì 22 ottobre 2008, 18:57 Messaggi: 3234
|
Dal Corriere
Springsteen dà il via alla tournée dall’Olanda Ritmo, sudore e gag : Bruce torna in Europa e apre l’estate rock Presto Lynyrd, U2, Eagles e Madonna Bruce Springsteen (Reuters) LANDGRAAF (OLANDA) — Bruce l’intrattenitore. ChiamarÂlo Boss è ormai riduttivo. Dire che il più grande rocker del mondo non basta più. Ora Springsteen va oltre la musica, il rock e il sudore. Che ci sono, lui è uno che non si risparmia mai: il suo «one two three four» che sprona la E Street Band risuona come un grido di battaglia; ma ora sul palco BruÂce regala anche gag, spettacolo e sorrisi come mai ha fatto in passato. Springsteen ha scelto il Pinkpop Festival, istituzione giunta alla sua edizione numeÂro 40, per il debutto europeo del tour di «Working on a DreÂam » che lo porterà anche in ItaÂlia: il 19 luglio all’Olimpico di Roma, il 21 a Torino e il 23 a Udine.
E l’estate rock è pronta ad esplodere. Si parte con i vecÂchietti Lynyrd Skynyrd (mercoÂledì a Milano) e Eagles (13 giuÂgno, Milano), per poi accoglieÂre le mega star da stadio come Depeche Mode (16 giugno RoÂma, 18 Milano), U2 (7 e 8 luglio a Milano), Madonna (14 luglio a Milano, 16 a Udine), qualche chicca indie rock come Editors (24 giugno a Ferrara) e Franz Ferdinand e Killers (14 luglio a Roma, i secondi da soli anche l’8 giugno a Verona), prima di chiudere con le star inglesi OaÂsis (30 agosto a Milano) e ColdÂplay (31 a Udine). C’è qualcosa di fresco in queÂsto spettacolo del Boss. E non è solo la presenza alla batteria di Jay Weinberg, figlio di Max riÂmasto negli Usa perché bloccaÂto dagli impegni tv con Conan O’Brien: 19 anni e nessun timoÂre reverenziale. È proprio Springsteen a esseÂre diverso. In due ore e mezza di show infila una serie di sipaÂrietti irresistibili. Sin dall’iniÂzio, quando dopo l’apertura traÂscinante di «Badlands» si lanÂcia in «Out in the Street» e gioÂcherella con un cappellino roÂsa, il colore simbolo del festiÂval che spunta ovunque fra i 60 mila della platea (c’è anche un ragazzo con tonaca rosa e coroÂna d’alloro). Il momento più divertente arriva e metà serata. Bruce racÂcoglie dalle prime file le richieÂste delle canzoÂni. Lo faceva anÂche nello scorso tour, ma questa volta non si limita a un brano. Ne esaudisce tre: «From Small Things (Big Things One Day Come)», «Trapped» e «I’m on Fire». Il cartello che chiede la prima è apÂpiccicato a un pupazzo a forma di renna con cui Springsteen inscena una picÂcola e comica lotta, buttandosi e rotolandosi sul palco. Sembra uno scherzo anche Brandon Flowers dei Killers che duetta su «Thunder Road»: inconsistente (come il resto della band che aveva suoÂnato prima), non si prende fiÂschi perché il pubblico del Boss è generoso.
Aveva già rubato risate poco prima, alla fine di «Johnny 99», con 20 secondi di silenzio e sguardi da Sopranos assieme a Little Steven. E che dire delÂl’idea di mollare il microfono a una ragazzina di 10-11 anni (eh sì, tante famiglie e tanta sicuÂrezza anche sottopalco) e inciÂtarla a cantare «più forte» «Waiting on a Sunny Day». Si avvicina il finale dello show e dopo una travolgente «Born to Run» il Boss minaccia più volte di andarsene guardanÂdo un immaginario orologio e fingendo di togliersi la chitarra dalle spalle. «Adesso ve ne doÂvete andare a casa», rincara la dose poco dopo e si lancia in «Glory Days». Ultima canzone e ultima gag (già vista in passaÂto). Quella della ragazza trasciÂnata per ballare «Dancing in the Dark», come nel video in cui c’era un’allora sconosciuta Courtney Cox. Chissà se la nuova verve arriÂva a Springsteen anche dalla nuova strada intrapresa dalla «sua» America. Obama gli ha riacceso la speranza. Lui la canÂta nel nuovo album e la svolta gli ha anche ispirato una prediÂca recitata prima di «Working on a Dream». «Abbiamo fatto miglia per venire qui con uno scopo: vogliamo rock the houÂse, vogliamo tirare giù tutto. E poi costruire una nuova casa di gioia e speranza».
Il nuovo album, 24esimo nelÂla carriera dell’artista americaÂno, è quasi trascurato. Oltre alÂla title track c’è solo «Outlaw Pete». Forse perché in un festiÂval bisogna essere più ecumeniÂci, più da greatest hits (a propoÂsito, ne è appena uscito uno), o forse perché meno ispirato muÂsicalmente. Solo le prossime date lo chiariranno. La nuova versione della E Street Band funÂziona a meraviglia per quanto si possa intuiÂre in una serata in cui il vento si porta via il suono e a volte semÂbra di stare fuori dallo stadio. Non c’è la moÂglie Patti (che, gossip a parte, diserta sempre più spesso l’Europa per stare con i figli), è il secondo tour senza lo scomparso Danny Federici, non c’è Weinberg padre. Ma gli innesti più recenti e due coristi black (splendida la coloritura gospel che danno «Tenth AveÂnue Freeze-out») sono ben amalgamati. Sempre più impreÂscindibile Lofgren: ricama asÂsieme al Boss il finale di «The Ghost of Tom Joad» resa ancoÂra più drammatica da violini e fisarmonica), fa spettacolo teÂnendo spesso la chitarra in orizÂzontale come fosse una lap. Quando si suona, sia chiaro, questi non scherzano.
_________________ the ticket-seeking, hotel-booking, money-juggling, plane-taking, train-riding, queue-forming, tramp-meeting, feet-throbbing, back-breaking, burger-eating, rain-enduring, music-loving, Boss-following…legendary E Street Fans !
|
|
|
|
|
omar99
|
Inviato: lunedì 1 giugno 2009, 15:15 |
|
Iscritto il: mercoledì 22 ottobre 2008, 18:57 Messaggi: 3234
|
purplecadillac ha scritto: omar99 ha scritto: purplecadillac ha scritto:
ma non va un pò troppo sul piatto Jay?
Beh se lo lasciano fare evidentemente la cosa stà bene a Bruce beh, non ho detto che non può stargli bene.... a me jay piace come suona, trovo che sia potente ed energico al punto giusto però la trapped di max ha un effetto da "botta allo stomaco" in confronto Stai forse dicendo che Max ti fa vomitare
_________________ the ticket-seeking, hotel-booking, money-juggling, plane-taking, train-riding, queue-forming, tramp-meeting, feet-throbbing, back-breaking, burger-eating, rain-enduring, music-loving, Boss-following…legendary E Street Fans !
|
|
|
|
|
purplecadillac
|
Inviato: lunedì 1 giugno 2009, 19:41 |
|
Iscritto il: sabato 7 aprile 2007, 13:18 Messaggi: 3150
|
omar99 ha scritto: purplecadillac ha scritto: omar99 ha scritto: Beh se lo lasciano fare evidentemente la cosa stà bene a Bruce beh, non ho detto che non può stargli bene.... a me jay piace come suona, trovo che sia potente ed energico al punto giusto però la trapped di max ha un effetto da "botta allo stomaco" in confronto Stai forse dicendo che Max ti fa vomitare ci mancherebbe.... quella di Max è la classica "botta" che senti quando ti innamori
_________________ everything is everything...
|
|
|
|
|
purplecadillac
|
Inviato: lunedì 1 giugno 2009, 21:58 |
|
Iscritto il: sabato 7 aprile 2007, 13:18 Messaggi: 3150
|
|
|
|
|
lanini66
|
Inviato: martedì 2 giugno 2009, 17:35 |
|
Iscritto il: martedì 20 novembre 2007, 17:48 Messaggi: 206 Località : Napoli
|
Da soulboogiealex (uno dei migliori blogger springstiniani del mondo):
From Young Things Mama
Last night Springsteen kicked off his European festival debut with a bang at Pink Pop. As he had announced trough the Dutch press, the show wasn’t your typical Working on a Dream show. Jan Smeets, the festival’s organizer for 40 years, explained that Springsteen feared a standard set would be too long for a group of kids who essentially came for the festival, not necessarily the Boss. So I was anxious to see how the show turned out and how Springsteen would do with a crowd who aren’t exactly converts. Most of the attendees came for the full three day program, with only ten thousand of the fifty thousand tickets initially released as day tickets. Not even the pit would be hardcore cult territory this time around.
The minute he kicked of Badlands on this sunny May evening, things were looking to go down pretty well. The sale of, last minute, extra day tickets made it that the hard core Springsteen fan made up about a third of the audience. The other two thirds, mainly very young kids, proved to be mesmerized, under the spell of the legendary E-Street band. When the storm was over, Jan Smeets announced that more people had stayed for the closing act than ever before. The Boss had given Pink Pop a 40 year anniversary party that the audience would long remember.
Springsteen seemed to carefully tailor his set for both the festival crowd and the hardcore fan. The wild card slots at the start of the show were carefully picked crowd pleasers. The young kids around me, who didn’t always know the material, would start looking bemused at all these old timers around them who sang along with such passion to Springsteen staples as Badlands, Out on the Streets and She’s the One. Mid song, they would get in the gist of it, joining folks old enough to be their parents, in the Whoa Oh and the Li Li Li. Though they weren’t always easily won over, Springsteen once again proved himself a master of audience manipulation. Some times he and Steve had to scold them by stopping mid song and looking disapprovingly at so little audience noise. A little tug at the Boss’ ear while tilting his head to the audience with a de Niro like challenging look on his face, proved enough to get the kids in the groove with the dinosaurs. By the time the preacher got into building his house, the kids were adding to the foundation the old timers had laid down for them.
Though it was a festival show of crowd pleasers that didn’t mean there was nothing for the hard core fan to enjoy. The recession pack remained intact, complete with Nils’ blistering solos during the Ghost of Tom Joad. The Boss proved that the E-Street Band could still rock harder than most of what the festival had brought that day. The request section, starting with a raving Raise Your Hand, was kept intact as well. Giving the hardcore fans a price nuggets by ways of a request stuck on a little girls teddy bear. From Small Things (big things one day come), indeed. Jay proved himself by recognising a Chuck Berry beat when he heard one and nailed the sucker. The teddy bear was returned after throat cut wrestling match with the Boss, a closer call than it appears.
Near the end of the show, a few changes were made to accommodate the festival crowd. Brandon Flowers (of the Killers) got the epic slot early in the show when he got to do Thunder Road on stage with his hero. The new R&R star was beaming like a kid set free in the candy store. From the Rising, the show made a short cut into Born to Run, a very effective short cut. After taunting the audience if they could stand any more, the band crashed into a long and raving encore, skipping Hard Times, thus keeping both the kids and the old times on their toes. Going for the total knock out by combining Glory Days and Dancing in the Dark as the final songs. The Boss left the building, the crowd lingered for a while, exhausted but hungry for more.
|
|
|
|
|
|
Oggi è sabato 23 novembre 2024, 17:50 Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]
Visitano il forum: Nessuno e 31 ospiti |
|
|
|
Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi inviare allegati
|
|
|