Switch to full style
Tutto ma proprio tutto sui concerti
Rispondi al messaggio

Stadio di Fuoco. L'odissea romana di 6 vecchi ventenni.

lunedì 20 luglio 2009, 17:58

E va beh, allora dillo subito Bruce.
Non fare lo stronzo, non puoi farci questo. Quindici ore di attesa sotto il sole cocente, due schiacciatine come cena, un sorso d'acqua ogni tanto e tu cosa fai?
Te ne arrivi li, alle 10.30 di sera, come se nulla fosse, e ci fai sentire dei vecchi di 90 anni.
Almeno dillo subito: "Buonasera Roma, io sono Bruce Springsteen e sono il migliore. Scusate l'eccesso di autostima, ma ho 60 anni e ne dimostro 20, e nessun altro artista nella storia del rock può superare le mie esibizioni live. Quindi state pur comodi perchè stasera vi massacrerò anima e corpo, e dopo tutto il resto vi sembrerà inutile in confronto a questo concerto".
Se dicessi così, noi ci metteremmo il cuore in pace.
E invece no.
Ogni volta ci distruggi emotivamente e fisicamente, ci fai piangere e sudare, saltare e urlare. Solo che noi a metà concerto siamo stanchi morti e pensiamo "ma si, ancora 2-3 canzoni e poi pianterà li...", tu invece dopo 3 ore di commovente follia decidi che non ne hai ancora abbastanza, che non può finire così, che manca ancora la ciliegina sulla torta.
"Adeso bbbasta! Sono stanco, è finito!... ... O NE VOLETE ANCORA?! UN'ALTRA? SOLO UNA EH!"
In cuor mio confesso che ho quasi sperato che fosse vero. Sarebbe sembrato tutto più "normale", più umano.
Ma tu non sei umano bruce, e ieri sera ce lo hai ricordato. Ancora una volta.

Penso che nessun'altra mia esperienza può essere paragonata a quella che ho vissuto in questi ultimi 3 giorni insieme ai miei migliori amici. Arrivati a Roma sabato pomeriggio, freschi freschi di maturità e con il cuore leggero e sgombro da ogni preoccupazione, ci ritroviamo in un sudicio ostello nel bel mezzo del villaggio dei mondiali di nuoto, a 100 metri dall'Olimpico.
Giovani ed inesperti, alle 9 di domenica mattina ci fiondiamo davanti all'ingresso del prato per acciuffare gli ultimi numeri del pit, ma niente da fare: dopo mezz'ora di fila ci vengono assegnati numeri sopra il 1080, e poco dopo scopriamo che di braccialetti ne verranno assegnati solo 1020.
Demoliti ma non rassegnati, cominciamo la nostra personale Odissea romana di metà luglio, che durerà circa 13 ore e si concluderà con una vittoria meritata quanto insperata: code, rincorse, indiscrezioni, "ci sono solo 1300 posti per il pit", "no non ce ne sono più", "si voi che avete il numero potete entrare", fino all'ultimo shock, giunto ad un passo dalla meta, quando un gentile signore dell'organizzazione voleva inspiegabilmente buttarci fuori.
Ma alla fine siamo li, a 5 metri dal palco, esplode una gioia spropositata, abbiamo raggiunto la nostra Terra Promessa.
L'attesa è però ancora lunghissima, il caldo soffocante, la folla ci schiaccia, i venditori di bibite e panini sfiniscono le nostre orecchie.
Ecco perchè quando, con oltre 20 minuti di ritardo, la melodia morriconiana di "C'era una volta il West" lambisce le nostre orecchie, tutto lo stadio rompe ogni indugio e si fonde fino a diventare un solo corpo, una sola anima. Non esiste più dolore, non esiste più inimicizia, qualsiasi preoccupazione o problema è irrimediabilmente chiuso fuori da questo immenso campo da calcio.
E così, dopo una Badlands ai limiti dell'umano, scorrono rapidamente tutte le canzoni della scaletta (che, ci tengo a sottolinearlo, quando sei li non conta proprio un cazzo!) in un crescente turbinio di emozioni uniche che portano ad uno stato di estasi totale.
Out in the streets, Outlaw Pete, No surrender, She's the one, Workin on a dream: il prologo è spettacolare, scalda un'atmosfera già rovente, ci trascina via dalla realtà.
Seeds, Johnny 99, Atlantic city: altro che trilogia della depressione, questa è l'essenza del rock, lacrime e brividi. Bruce è ormai partito, chi lo ferma più?
Hungry heart, Pink cadillac, Surprise surprise, I'm on fire: confesso che mi aspettavo qualcosina di più dalle richieste (Drive all night la davo per certa, visti i 1500 volantini distribuiti prima del concerto!), ma è comunque uno spettacolo indescrivibile.
Waitin, Prove it all night, Lonesome, The Rising: quelli che criticano queste canzoni dovrebbero aspettare a sentirsele dal vivo...
41 SHOTS!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
(come posso commentare la Perfezione???)
BORN TO RUN!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! (ogni volta è l'apoteosi)

E poi....
e poi c'è il colpo basso, quello che ti fa spendere tutte le lacrime che hai in corpo, che non risparmia neanche un briciolo del tuo animo e del tuo fisico. MY CITY OF RUINS. "Dedicata alla gente d'abruzzo". Pelle d'oca, lacrime. Tante. Tantissime.
Se non ne hai a basta, ci pensa Thunder road a finire il lavoro. Solo che per me Thunder road li, in quel momento, con quelle persone (i miei amici) intorno, in questo particolare periodo, è un colpo mortale. La canto tutta, ad occhi chiusi, abbracciato a chi in questi 5 anni ha sopportato insieme a me la nostra "città piena di perdenti". Assolutamente il momento più alto di tutto il concerto, di tutta l'estate. La fine e l'inizio di tutto.
Il resto è puro rock'n'roll, è una festa, un'orgia di cuori e di sguardi.
Twist and Shout dura più di 10 minuti, alla fine ho seriamente pensato "se qualcuno non lo ammazza questo non si ferma più".
Invece, in un baleno, arriva la fine. 3 ore tonde tonde, alla faccia di U2, Madonna e compagnia bella. Questo è ROCK, questo è il Concerto. Il resto non conta.
Il tragitto verso l'ostello si rivela un vero e proprio Calvario, siamo distrutti, massacrati, morti. Non riusciamo a smettere di sorridere e di cantare, ma le gambe cedono sull'asfalto ancora rovente, gli occhi si chiudono pesanti.
D'altronde, che ci possiamo fare?
Abbiamo vent'anni, mica sessanta come Bruce!
Ultima modifica di tommy99 il lunedì 20 luglio 2009, 19:01, modificato 1 volta in totale.

Re: Stadio di Fuoco. L'odissea romana di 6 vecchi ventenni.

lunedì 20 luglio 2009, 18:04

e questo è uno dei messaggi più belli che ho letto.
alla faccia dei malati di mente, che appena finito il concerto non ti chiedono "ti è piaciuto", bensì, "dov'eri", ovvero, se non alla transenna, cosa campi a fare?...

tommy99 ha scritto:E va beh, allora dillo subito Bruce.
Non fare lo stronzo, non puoi farci questo. Quindici ore di attesa sotto il sole cocente, due schiacciatine come cena, un sorso d'acqua ogni tanto e tu cosa fai?
Te ne arrivi li, alle 10.30 di sera, come se nulla fosse, e ci fai sentire dei vecchi di 90 anni.
Almeno dillo subito: "Buonasera Roma, io sono Bruce Springsteen e sono il migliore. Scusate l'eccesso di autostima, ma ho 60 e ne dimostro 20, e nessun altro artista nella storia del rock può superare le mie esibizioni live. Quindi state pur comodi perchè stasera vi massacrerò anima e corpo, e dopo tutto il resto vi sembrerà inutile in confronto a questo concerto".
Se dicessi così, noi ci metteremmo il cuore in pace.
E invece no.
Ogni volta ci distruggi emotivamente e fisicamente, ci fai piangere e sudare, saltare e urlare. Solo che noi a metà concerto siamo stanchi morti e pensiamo "ma si, ancora 2-3 canzoni e poi pianterà li...", tu invece dopo 3 ore di commovente follia decidi che non ne hai ancora abbastanza, che non può finire così, che manca ancora la ciliegina sulla torta.
"Adeso bbbasta! Sono stanco, è finito!... ... O NE VOLETE ANCORA?! UN'ALTRA? SOLO UNA EH!"
In cuor mio confesso che ho quasi sperato che fosse vero. Sarebbe sembrato tutto più "normale", più umano.
Ma tu non sei umano bruce, e ieri sera ce lo hai ricordato. Ancora una volta.

Penso che nessun'altra mia esperienza può essere paragonata a quella che ho vissuto in questi ultimi 3 giorni insieme ai miei migliori amici. Arrivati a Roma sabato pomeriggio, freschi freschi di maturità e con il cuore leggero e sgombro da ogni preoccupazione, ci ritroviamo in un sudicio ostello nel bel mezzo del villaggio dei mondiali di nuoto, a 100 metri dall'Olimpico.
Giovani ed inesperti, alle 9 di domenica mattina ci fiondiamo davanti all'ingresso del prato per acciuffare gli ultimi numeri del pit, ma niente da fare: dopo mezz'ora di fila ci vengono assegnati numeri sopra il 1080, e poco dopo scopriamo che di braccialetti ne verranno assegnati solo 1020.
Demoliti ma non rassegnati, cominciamo la nostra personale Odissea romana di metà luglio, che durerà circa 13 ore e si concluderà con una vittoria meritata quanto insperata: code, rincorse, indiscrezioni, "ci sono solo 1300 posti per il pit", "no non ce ne sono più", "si voi che avete il numero potete entrare", fino all'ultimo shock, giunto ad un passo dalla meta, quando un gentile signore dell'organizzazione voleva inspiegabilmente buttarci fuori.
Ma alla fine siamo li, a 5 metri dal palco, esplode una gioia spropositata, abbiamo raggiunto la nostra Terra Promessa.
L'attesa è però ancora lunghissima, il caldo soffocante, la folla ci schiaccia, i venditori di bibite e panini sfiniscono le nostre orecchie.
Ecco perchè quando, con oltre 20 minuti di ritardo, la melodia morriconiana di "C'era una volta il West" lambisce le nostre orecchie, tutto lo stadio rompe ogni indugio e si fonde fino a diventare un solo corpo, una sola anima. Non esiste più dolore, non esiste più inimicizia, qualsiasi preoccupazione o problema è irrimediabilmente chiuso fuori da questo immenso campo da calcio.
E così, dopo una Badlands ai limiti dell'umano, scorrono rapidamente tutte le canzoni della scaletta (che, ci tengo a sottolinearlo, quando sei li non conta proprio un cazzo!) in un crescente turbinio di emozioni uniche che portano ad uno stato di estasi totale.
Out in the streets, Outlaw Pete, No surrender, She's the one, Workin on a dream: il prologo è spettacolare, scalda un'atmosfera già rovente, ci trascina via dalla realtà.
Seeds, Johnny 99, Atlantic city: altro che trilogia della depressione, questa è l'essenza del rock, lacrime e brividi. Bruce è ormai partito, chi lo ferma più?
Hungry heart, Pink cadillac, Surprise surprise, I'm on fire: confesso che mi aspettavo qualcosina di più dalle richieste (Drive all night la davo per certa, visti i 1500 volantini distribuiti prima del concerto!), ma è comunque uno spettacolo indescrivibile.
Waitin, Prove it all night, Lonesome, The Rising: quelli che criticano queste canzoni dovrebbero aspettare a sentirsele dal vivo...
41 SHOTS!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
(come posso commentare la Perfezione???)
BORN TO RUN!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! (ogni volta è l'apoteosi)

E poi....
e poi c'è il colpo basso, quello che ti fa spendere tutte le lacrime che hai in corpo, che non risparmia neanche un briciolo del tuo animo e del tuo fisico. MY CITY OF RUINS. "Dedicata alla gente d'abruzzo". Pelle d'oca, lacrime. Tante. Tantissime.
Se non ne hai a basta, ci pensa Thunder road a finire il lavoro. Solo che per me Thunder road li, in quel momento, con quelle persone (i miei amici) intorno, in questo particolare periodo, è un colpo mortale. La canto tutta, ad occhi chiusi, abbracciato a chi in questi 5 anni ha sopportato insieme a me la nostra "città piena di perdenti". Assolutamente il momento più alto di tutto il concerto, di tutta l'estate. La fine e l'inizio di tutto.
Il resto è puro rock'n'roll, è una festa, un'orgia di cuori e di sguardi.
Twist and Shout dura più di 10 minuti, alla fine ho seriamente pensato "se qualcuno non lo ammazza questo non si ferma più".
Invece, in un baleno, arriva la fine. 3 ore tonde tonde, alla faccia di U2, Madonna e compagnia bella. Questo è ROCK, questo è il Concerto. Il resto non conta.
Il tragitto verso l'ostello si rivela un vero e proprio Calvario, siamo distrutti, massacrati, morti. Non riusciamo a smettere di sorridere e di cantare, ma le gambe cedono sull'asfalto ancora rovente, gli occhi si chiudono pesanti.
D'altronde, che ci possiamo fare?
Abbiamo vent'anni, mica sessanta come Bruce!

Re: Stadio di Fuoco. L'odissea romana di 6 vecchi ventenni.

lunedì 20 luglio 2009, 18:47

Ho scritto questo post di getto, in poco più di 5 minuti.
è quanto ho rielaborato mentalmente durante il viaggio di ritorno Roma- Parma.
Ma mi sono accorto che mancano moltissime cose, che li per li ho trascurato: il fatto che nel nostro ostello eravamo nella "Stanza X" (niente numero e per qualche ora niente luce elettrica); che in attesa di entrare allo stadio abbiamo cominciato numerose partite a briscola senza terminarne neanche una, in quanto ogni volta che arrivavamo all'ultima mano, puntualmente, la gente cominciava a correre verso i cancelli per qualche falso allarme; che sabato sera abbiamo mangiato in una stranissima pizzeria dietro il pantheon in cui il padrone non solo ci ha offerto vino e birra e pizza in quantità, ma al termine della cena ci ha dato consigli pratici per trovare erba, fumo e molteplici altri tipi di droga; che dopo Badlands mi sono accorto che ero già completamente afono e disidratato, per cui non ho potuto cantare nè Out in the streets nè Outlaw Pete; che avevo preparato un ottimo cartello con su scritto "The price you pay", ma l'amica cui l'ho affidato nel momento di "raise your hands" l'ha fatto cadere mentre lo passava a bruce (era sulle mie spalle e il mio equilibrio era alquanto precario). Che, infine, la madre di Bruce si è rivelata molto più giovanile della mia, nonostante abbia 40 anni in più.
:D :D :D

Re: Stadio di Fuoco. L'odissea romana di 6 vecchi ventenni.

lunedì 20 luglio 2009, 19:00

Bella recensione!!!!

Re: Stadio di Fuoco. L'odissea romana di 6 vecchi ventenni.

lunedì 20 luglio 2009, 19:00

fribo2 ha scritto:; che sabato sera abbiamo mangiato in una stranissima pizzeria dietro il pantheon in cui il padrone non solo ci ha offerto vino e birra e pizza in quantità, ma al termine della cena ci ha dato consigli pratici per trovare erba, fumo e molteplici altri tipi di droga
-- questo mi piace meno e nemmeno a Bruce piacerebbe (se stai scrivendo la verità)


tranquilla, noi lo abbiamo ascoltato, ci siamo fatti due risate e ce ne siamo tornati in ostello... siamo giovani ma non idioti (come invece molti cercano di far credere)... abbiamo la testa (più o meno) sulle spalle....però andava raccontata anche questa!

Re: Stadio di Fuoco. L'odissea romana di 6 vecchi ventenni.

lunedì 20 luglio 2009, 21:56

grande Tommy, bel racconto

Re: Stadio di Fuoco. L'odissea romana di 6 vecchi ventenni.

lunedì 20 luglio 2009, 22:55

grande Tommy!! un altro parmigiano come noi che non si è arreso alla pseudo comodità del concerto a Torino, e hai fatto un vero e proprio "pellegrinaggio" per il Boss!
il Concerto è stato indescrivibile...

Siete arrivati a casa oggi? noi un paio d'ore fa.
Buone vacanze!!

Re: Stadio di Fuoco. L'odissea romana di 6 vecchi ventenni.

lunedì 20 luglio 2009, 23:26

Alison ha scritto:grande Tommy!! un altro parmigiano come noi che non si è arreso alla pseudo comodità del concerto a Torino, e hai fatto un vero e proprio "pellegrinaggio" per il Boss!
il Concerto è stato indescrivibile...

Siete arrivati a casa oggi? noi un paio d'ore fa.
Buone vacanze!!


sono tornato nel pomeriggio, e dopodomani riparto per la spagnaaaaaaaaaaaaaaaa
tutto sommato, penso sia stata una delle esperienze più belle ed intense della mia vita.
Unica, in ogni suo dettaglio.
Tu sei di parma parma o provincia?
:D

Re: Stadio di Fuoco. L'odissea romana di 6 vecchi ventenni.

martedì 21 luglio 2009, 10:07

Collecchio!

Re: Stadio di Fuoco. L'odissea romana di 6 vecchi ventenni.

martedì 21 luglio 2009, 11:15

:ok:

Re: Stadio di Fuoco. L'odissea romana di 6 vecchi ventenni.

venerdì 24 luglio 2009, 22:18

nel caso qualcuno avesse dei dubbu sulla qualità del concerto di Roma è pregato di leggere questo post

Grazie Tommy

Re: Stadio di Fuoco. L'odissea romana di 6 vecchi ventenni.

sabato 25 luglio 2009, 15:11

:D

Re: Stadio di Fuoco. L'odissea romana di 6 vecchi ventenni.

lunedì 27 luglio 2009, 11:05

omar99 ha scritto:nel caso qualcuno avesse dei dubbu sulla qualità del concerto di Roma è pregato di leggere questo post

Grazie Tommy


Il post è davvero divertente ma, sorry, i dubbi restano! :wink:

Re: Stadio di Fuoco. L'odissea romana di 6 vecchi ventenni.

lunedì 27 luglio 2009, 14:10

fribo2 ha scritto:che sabato sera abbiamo mangiato in una stranissima pizzeria dietro il pantheon in cui il padrone non solo ci ha offerto vino e birra e pizza in quantità, ma al termine della cena ci ha dato consigli pratici per trovare erba, fumo e molteplici altri tipi di droga
-- questo mi piace meno e nemmeno a Bruce piacerebbe (se stai scrivendo la verità)

secondo me a Bruce non importerebbe granché

Re: Stadio di Fuoco. L'odissea romana di 6 vecchi ventenni.

lunedì 27 luglio 2009, 14:25

scooter ha scritto:
fribo2 ha scritto:che sabato sera abbiamo mangiato in una stranissima pizzeria dietro il pantheon in cui il padrone non solo ci ha offerto vino e birra e pizza in quantità, ma al termine della cena ci ha dato consigli pratici per trovare erba, fumo e molteplici altri tipi di droga
-- questo mi piace meno e nemmeno a Bruce piacerebbe (se stai scrivendo la verità)

secondo me a Bruce non importerebbe granché


:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Rispondi al messaggio