CRONACA
DAGLI U.S.A. - a cura
di Filippo
Ciao ragazzi,
Torno adesso dagli USA, dove ho assistito ai primi tre concerti del nostro.
Credo che in questi giorni abbiate letto visto e sentito l'impossibile sui
concerti. Cercherò di darvi il mio punto di vista da spettatore (anche se non
certo imparziale) di cosa ho visto. Allora...innanzitutto, nonostante la
scaletta non mi entusiasmasse un granchè, i concerti sono stati stupendi.
Bruce e i ragazzi sono in forma, il materiale nuovo è già suonato bene e
cresce di concerto in concerto (anzi sono proprio alcuni di questi i punti più
alti dei concerti), le canzoni vecchie le fanno a occhi chiusi (bene da una
parte perchè sono sempre trascinanti, meno bene dall'altra perchè si sa già
cosa ci si aspetta).
Ma andiamo in ordine cronologico e partiamo da Meadowlands, il concerto sul
quale avevo più attesa e che alla fine si è rivelato il più deludente
soprattutto per colpa del pubblico, una vera chiavica.
Credo che il sogno di ogni fans di Bruce sia una volta nella vita quello di
entrare nella Continental Airlines Arena e vedere un concerto del nostro. Ebbene
l'emozione li davanti era parecchia, l'arena come vista in mille foto, il
parcheggio ricolmo di fans scatenati, dalle loro auto uscivano le canzoni di The
Rising a manetta, tutti che ti offrono fiumi di birra e hot dog. Insomma fino a
li un sogno. Poi si entra, Il primo problema è stata una sicurezza da record
che mi ha sgamato la macchina fotografica. Non mi volevano fare entrare e dopo
una trattativa di mezzora ho ceduto pile e rullino e sono entrato (grazie a Dio
il mio amico Roby è riuscito a entrare a tutti e tre i concerti con la
macchina). Il secondo problema è stato il mio posto, l'ultimo...dell'ultima
fila...dell'ultimo settore...ma chissenefrega l'importante era essere dentro.
Inoltre l'arena è veramente piccola, quindi il palco non è così distante.
Seduti vicino a me avevo una coppia di obesi di 230 kili le cui rispettive
pancie debordavano sul mio sedile e che non si sono mossi, nè hanno cantato una
sola strofa per tutto il concerto...un mortorio... Finalmente il concerto
inizia, la scaletta l'avrete già letta.
Dopo le prime tre, un gran bell'inizio, su The Fuse comincia il primo fuggi
fuggi al bar. Nel mio settore rimaniamo in 3, io e i due grassoni, che
tristezza. I punti più alti dello show, sono, come per gli altri due concerti
waiting on a sunny day e mary's place, per il materiale nuovo e Born to Run e
glory Days per i bis. Ottima Empty Sky acustica, anche se mi sarebbe piaciuto
sentirla full band. Stupenda You're missing, suonata un pochino più veloce
rispetto all'album. Bruce, senza chitarra in piedi dal microfono ad occhi chiusi
con le mani aperte rivolte verso il pubblico. Da brividi. Da risentire Worlds
apart, forse un pochino troppo lunga. Il pubblico di qui si scalda per Badlands,
ma su 2 hearts (basta!!) si raffredda subito (ho letto poi su La Cava che Bruce
e la Band sono rimasti delusi dall'accoglienza del pubblico della prima sera,
alla faccia della delusione per me è stato il peggior pubblico di tutti i
concerti che ho visto del nostro). Bellissime Glory Days e Born to Run suonate
entrambi con le luci del palazzetto accese. Per chi avesse ancora dubbi sulla
qualità della voce di Bruce consiglio di sentire Born in the Usa, suonata
"stile 1985" come penultima canzone tutte le sere dopo due ore e passa
di concerto.
Che potenza. Bruce sostituisce l'urlo finale con un doppio assolo di chitarra.
Potentissima. Land of Hope and Dreams chiude lo show. Bruce la fa un pochino più
corta (suona una strofa in meno) e cambia il ritornello finale (people get ready
for the train coming o qualcosa del genere). Il concerto finisce, mi aspettavo
Rosalita o qualche sorpresa, ma come inizio non c'è male.
Il 10 si va a Washington, a mio parere il concerto più bello dei tre. Sul
Greyhound da NY incontriamo altri italiani che andavano al concerto due
conterranei genovesi, una coppia di Modena e l'ex fidanzato della figlia di
Barbara Carr che aveva il pass per il backstage di tutti i concerti (aaahhhh!!!
che culo!!!). La coppia di Modena si faceva tutto agosto dietro a Bruce (saltano
solo Portland!!). Gli altri due genovesi vedevano Washington, Cleveland e
Detroit. Per Washington avevamo il general admission e non vedevamo l'ora di
essere in prima fila davanti a Bruce. Ma appena arriviamo una prima amara
sorpresa. La coda per il GA faceva il giro del palazzetto. Da buoni italiani
facciamo gli gnorri e ci infiliamo. Gli americani ci accettano (vabbè sono
italians) e alle 18 entriamo. Dentro la seconda amara sorpresa. Le prime dieci
file sono riservate agli amici della band e ad altri paraculati. Così finiamo
nella prima fila...degli sfigati.
Siamo comunque a dieci metri dal palco davanti al microfono di Bruce. Il
concerto inizia con un'ora di ritardo (così come tutti gli altri). Essere li
davanti è un'altra cosa. L'arena è splendida e il pubblico è finalmente un
buon pubblico. Fantastici i cori su Lonesome Day (ma in Italia ne vedremo delle
belle...). Alcuni problemi con il mixer, la voce di Bruce o è troppo alta o si
sente appena. Steve e Nils hanno alcuni problemi sulle chitarre (come nella
prima sera). Bobby Jean sostituisce 2 hearts (ma dico con tutte le canzoni che
ci sono proprio Bobby Jean). Mi aspettavo Jackson Cage ma esco felice. Fuori si
fa la corsa all'acquisto del merchandising. Niente libretto sul tour, le
magliette non sono un granchè, alcune riciclate dal Reunion Tour. Alla fine
optiamo tutti per una maglietta sul The Rising Tour arancione (la meno peggio).
Davanti la foto della chitarra di Bruce presa dal cd di The Rising (quella con
Bruce in piedi che suona o accorda la chitarra, non l'ho ancora capito). Dietro
le date del tour (senza le europee). Al ritorno la coppia di Modena si unisce
all'ex fidanzato di Barbara Carr per tornare in macchina...col nipote di Bruce (Aaaaah!!!
doppio culo) che è solo e deve tornare a Red Bank.
Ma noi siamo già pronti per il Madison. La memoria va agli splendidi concerti
visti nel 2000 e mi aspetto qualche sorpresa, che invece non arriverà. L'ex
fidanzato di Barbara Carr (non vi racconto cosa fa, chi vede e con chi parla
prima dei concerti perchè c'è solo da mangiarsi le mani...ve
lo risparmio...) ci racconta che Little Steven (suo grande amico) gli ha
raccontato che la band è un pò in difficoltà col materiale nuovo e che per le
altre canzoni hanno dovuto arrangiarsi con le canzoni di Darkness (che come
atmosfera è il più vicino a The Rising) per la scaletta. Inoltre ci dice che
le ultime tre canzoni (My city, Born in the Usa e land) finiranno sempre i
concerti e che per i prossimi 10/15 show non ci saranno variazioni nella
scaletta. Pazienza.
Il 12 al Madison, come già successo nel Reunion Tour, ho un posto dietro al
palco, non male, dal lato di Patti. E' sicuramente uno dei concerti più sentiti
per i fatti dell'11 settembre e si vede. Su empty sky e Missing, Bruce non ci
mette molto a ottenere il silenzio che chiede sempre al pubblico prima di
iniziare queste due canzoni. Sono in molti a piangere e alcuni sollevano foto
dei cari morti sotto le torri. Veramente emozionante.
Waiting on a sunny day e Mary's Place sono cantate a squarciagola dal pubblico
(soprattutto la prima, nella quale Bruce si inerpica su e giù per il palco a
distribuire cinque alle prime file). Al termine del concerto viene proiettato
sugli schermi un video di Countin' on a miracle. Bruce seduto su un divano con
un chitarra acustica suonata con lo slide. Cantata in falsetto (stile Lift me
up) con una chitarra molto bluesy. Non che si sentisse molto, ma è stata una
bella chicca. Alla fine il poco pubblico rimasto applaude.
E così sono pronto per il rientro in Italia. So che sono uscite le date
europee, quindi ci si vedrà a Bologna.
Sicuramente riusciremo a far più felice il nostro di quanto non siano riusciti
in terra d'america!!
A presto,
Filippo
Vi
riporto le mie impressioni sulle canzoni
nuove suonate live.
LONESOME DAY: insieme a The Rising apre lo show. Sono molto trascinanti per i
cori che Bruce fa cantare al pubblico (It's allright, yeah!). E' l'unica canzone
sulla quale, dopo aver visto anche i vari filmati in giro (Letterman, etc), ho
notato Bruce in difficoltà. Quel grido Lonesome Day! non riesce proprio a
farlo.
INTO THE FIRE: bellissima, potentissima. Dopo l'intro di Soozie (molto brava sia
col violino che ai cori e perfettamente integrata nella band) Bruce parte solo
con la chitarra, l'entrata la band è da pelle d'oca.
WAITING ON A SUNNY DAY: Per me uno dei punti più alti dello show.
Anche qui Bruce parte da solo e la Band entra dopo, quando il nostro si mette la
chitarra dietro la schiena e comincia a girare per il palco. Il ritornello
cantato del pubblico in un coro assordante è uno dei ricordi più belli che ho
dei concerti. Alla fine Bruce ferma la Band per far cantare il pubblico per poi
farla ripartire con il tu-tu-ru-tu finale.
NOTHING MAN: Che peccato non farla!! Spero che prima o poi entri in scaletta.
COUNTIN' ON A MIRACLE: una delle poche canzoni che a mio parere è peggiorata
dal primo ascolto alle date successive. La prima sera mi ha entusiasmato.
Potentissima e molto sentita. Le altre sere l'ho trovata un pochino forzata.
Comunque a me piace, nessun arrangiamento particolare. Le note acustiche
iniziali sono suonate da Nils. Alla fine Bruce e Steve si dividono il microfono
nei cori.
EMPTY SKY: Versione acustica. Bruce chiede silenzio al pubblico prima di
suonarla. Iniziano solo lui con Patty (bravissima) che lo accompagna ai cori.
Dopo l'assolo di armonica entrano anche Danny con un leggerissimo organo e Max.
Mi piacerebbe sentirla fullband.
WORLDS APART: Mmmmhh, non lo so. C'è qualcosa che non mi convince. Premetto che
la canzone sul cd mi piace tantissimo. Dal vivo qualcosa non va. Forse un
pochino troppo lunga. I cori pakistani e gli strumenti vari sono sostituiti da
suoni campionati eseguiti da Roy. Ha lasciato il pubblico un pò freddino.
LET's BE FRIENDS: Grazie a Dio non l'ha fatta. Non capisco come sia potuta
entrare in un disco come The Rising, spero che non entri mai in una setlist.
FURTHER ON: Altra grave mancanza, potrebbe alternarla a Countin' on a miracle.
THE FUSE: fughe del pubblico a parte a me è piaciuta molto. Bell'assolo finale
di Nils, ottimi i cori di Patti e Soozie.
MARY'S PLACE: Forse il meglio dello show. Grandissima sostituta di 10th avenue.
A Meadowlands Bruce l'ha introdotta con un discorso sulla sua gioventù, di
quando seguiva i cugini più grandi alle feste per vederli ballare. Discorso che
è stato segato nelle altre date. L'introduzione della band è più o meno
simile a quella del Reunion (ad eccezione di uno splendido omaggio ai Soprano su
Little Steven presentato come Silvio Silvio Dante).
Grandiosa la parte finale dopo la band intro. Bruce zittisce il pubblico e parte
con un coro di una canzone a me sconosciuta cantata in falsetto (I've
been missing you) e parte con l'ultima strofa quasi sussurrata. Molto
trascinanti i vari cori (let it rain e turn it up) cantati a squarciagola dal
pubblico.
YOU'RE MISSING: Grandiosa. La mia canzone preferita di The Rising.
Interpretazione molto sentita. Inizio con Roy al piano, la band entra più
avanti. Bruce sempre ad occhi chiusi con le mani aperte rivolte verso il
pubblico. Finale con l'organo di Danny come nel disco. Suonata un pochino più
veloce rispetto all'album (forse perchè preceduta da Empty Sky acustica e da un
pò troppi tempi morti). Bellissima.
THE RISING: Classico esempio di come molte canzoni di Bruce rendano molto
meglio dal vivo che in studio. Un'altra canzone, molto più grintosa e potente,
un bell'inizio.
PARADISE: Sentita dall'mp3 di Asbury non mi pare ci siamo persi nulla.
Peccato perchè la canzone merita.
MY CITY OF RUINS: Grandissima canzone. Bruce inizia al piano, la band entra
sulla seconda strofa con vari assoli (dall'organo di Danny, al sax di
Clarence fino al violino di Soozie). Non molto diversa dal disco ma comunque
bella.
Nessuna variazione sui pezzi vecchi, tranne sull'assolo di Darkness che Bruce
suona su note più alte rispetto al solito.
L'impressione è che il poco tempo tra l'uscita del disco e l'inizio del tour
non gli abbia dato particolare tempo per studiare arrangiamenti particolari, ma
le canzoni così come sono nel disco sono ottime e si sa che Bruce dal vivo
rende ancora meglio.
|
|