CHIMES OF FREEDOM
Well, far
between sundown's finish and midnight's broken toll
We ducked inside the doorway, thunder crashin'
As majestic bells of boats struck shadows in the sun;
Sayin', it may be the chimes of freedom flashin'
Flashin' for the warriors whose strength is not to fight;
Flashin' for the refugees on their unarmed road of flight.
And for each and every underdog soldier in the night
We gazed upon the chimes of freedom flashin'
Well, in the city's melted furnace unexpectedly we watched
With faces hidden here while the walls were tightenin'
As the echo of the wedding bells before the blowing rain;
Dissolved into the wild bales of lightnin'
Yeah, tollin' for the rebel, yeah, tollin' for the raked
Tollin' for the luckless, the abandoned and forsaked.
Yeah, tollin' for the outcasts burnin' constantly at stakes
And we gazed upon the chimes of freedom flashin'
Oh yeah!
And then through a cloud-like curtain in a far off corner flashed
There's a hypnotic, splattered mist was slowly liftin'
Well, electric light still struck like arrows
Fired but for the ones condemned to drift or else be kept from
driftin'
Well, tollin' for the searching ones on this speechless, secret
trail
For the lonesome haunted lovers with too personal a tale.
And for each young heart for each channeled soul misplaced inside
a jail
Yeah, we gazed upon the chimes of freedom flashin'
Well, starry eyed and laughin' I recall when we were caught,
Trapped by an old track of vows for the hands suspended
As we listened one last time, and we watched with one last look
Spellbound and swallowed "Has the tollin' ended?"
Yeah, tollin' for the achin' ones whose wounds cannot be nursed
For the countless, confused, accused, misused strung out ones at worst.
And for every hung out person in the whole wide universe
We gazed upon the chimes of freedom flashin'
Uh uh uh... (to end)
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LE
CAMPANE DELLA LIBERTA’
(Traduzione
di Roberto P.)
Lontano
tra la fine del tramonto e lo scampanìo evanescente della mezzanotte
Ci riparammo dentro un androne, il tuono crepitava
Mentre maestose campane di lampi colpivano ombre nella luce; ci dicevamo:
potrebbero essere le campane della libertà che lampeggiano
Lampeggiano
per i guerrieri la cui forza è non combattere;
Lampeggiano per i profughi sulla loro inerme via di fuga.
E per ognuno e per tutti i sottomessi soldati nella notte
Noi vedemmo in alto le lampeggianti campane della libertà
Attraverso
la disciolta fornace della città improvvisamente guardammo
Nascondendo qui le facce mentre i muri si restringevano
Mentre l’eco delle campane nuziali prima della pioggia sferzante, si
dissolveva negli imponenti scampanii dei fulmini
Che
suonavano per il ribelle, suonavano per il miserabile
Suonavano per lo sfortunato, l’abbandonato e il reietto.
Suonavano per l’emarginato messo costantemente al rogo
E noi vedemmo in alto le lampeggianti campane della libertà
Oh,
sì!
E
poi anche se la bianca cortina di una nuvola in un angolo lontano emise un
bagliore
C’era un’ipnotica, umida nebbia che lentamente si alzava
Lampi elettrici ancora colpivano come frecce
Scoccate non per i condannati a vagare o per quelli messi in condizione di
non farlo
Suonavano
per quelli che vagano alla ricerca su questo segreto sentiero, senza
parole
Per gli amanti perseguitati dalla solitudine con una storia troppo
personale.
E per ogni giovane cuore, per ogni anima innocente costretta dentro una
prigione
Noi vedemmo in alto le lampeggianti campane della libertà
Con
gli occhi lucenti e sorridenti ricordo quando fummo presi,
Intrappolati da una vecchia traccia di promesse mentre le lancette stavano
sospese
Mentre ascoltiamo un’ultima volta, e guardiamo con un ultimo sguardo
Incantati e sommersi: “E’ finito lo scampanìo?”
Suona
per i malati le cui ferite non possono essere curate
Per le schiere degli innumerevoli confusi, accusati, maltrattati o peggio.
E per ogni uomo imprigionato nell’intero universo
Vedemmo in alto le lampeggianti campane della libertà
Uh
uh uh… (fino
alla fine) |