BLACK COWBOY


Raney William's playground was among Haven's streets 
Where he ran past melted candles and flower wreaths 
Names and photos of the young black faces 
Whose death and blood consecrated these places 

Raney's mother said Raney stay at my side 
For you are my blessing, you are my pride 
It's your love here that keeps my soul alive 
I want you to come home from school and stay inside 

Raney'd do his work and put his books away 
There was a channel showed a Western movie everyday 
And that brought him home books on the black cowboys of the Oklahoma range 
The Seminole scouts that fought the tribes of the Great Plains 

Summer come and the days grew long 
Raney always had his mother's smile to depend on 
Along the street of stray bullets he made his way 
To the warmth of her arms at the end of each day 

Come the Fall, the rain flooded these homes 
In Ezekiel's valley of dry bones 
It fell hard and dark to the ground 
It fell without a sound 

And they took up with a man whose business was the boulevard 
Whose smile was fixed in a face that was never off guard 
In the pipes 'neath the kitchen sink his secrets are kept 
In the day, behind drawn curtains in the next bedroom he slept 

And she got lost in the days 
The smile Raney depended on dusted away 
The arms that held him were no more his own 
He lay at night his head pressed to her chest listening to the ghost in her 
bones 

In the kitchen, Raney slipped his hand between the pipes 
From a brown bag pulled five hundred dollar bills and stuck it in his coat 
side 
Stood in the dark at his mother's bed 
Brushed her hair and kissed her eyes 

In the twilight Raney walked to the station on streets of stone 
Through Pennsylvania and Ohio his train drifted on 
Through the small towns of Indiana the big train crept 
As he lay his head back on his seat and slept 

He woke and the towns gave way to muddy fields of green 
Corn and cotton and endless nothing in between 
Over the rutted hills of Oklahoma the red sun slipped and was gone 
The moon rose and stripped the earth to its bone 

COWBOY NERI 
(Traduzione di Scooter)

Il campo di gioco di Raney William erano le strade di Mott Haven 
in cui correva fra candele che si scioglievano e corone di fiori 
Nomi e foto di giovani facce nere 
che rendevano sacri quei luoghi con la morte e con il sangue 

La madre di Raney diceva “Raney stai qui con me 
perché tu sei la mia benedizione e il mio orgoglio 
ed è il tuo affetto che dà vita alla mia anima 
Voglio che torni a casa da scuola e resti qui” 

Raney faceva i compiti e riponeva i libri 
C’era un canale che dava un film western ogni giorno 
Lynette gli portava libri sui cowboy neri dei pascoli dell’Oklahoma 
e sulle guide Seminole che combattevano le tribù delle Grandi Pianure 

Arrivò l’estate e le giornate si allungavano 
Raney ancora non poteva fare a meno dei sorrisi di sua madre 
e alla fine di ogni giorno si faceva largo fra proiettili vaganti 
verso il calore delle sue braccia 

Venne l’autunno e la pioggia allagò le case 
nella valle di Ezechiele dalle ossa inaridite 
Cadde forte e scura sulla terra 
Cadde senza un suono 

Si invischiarono con un tipo che faceva affari sul boulevard 
Uno dal sorriso fisso in quel volto sempre in guardia 
I suoi segreti nascosti sotto ai tubi del lavandino in cucina 
dormiva di giorno tirando le tende della camera vicina 

E lei si perse in quei giorni 
Il sorriso da cui Raney dipendeva si ingrigì 
e le braccia che lo circondavano non erano più sue 
Di notte restava sdraiato con la testa schiacciata sul suo petto ascoltando i fantasmi nelle sue ossa 

In cucina, Raney fece scivolare le mani fra i tubi 
Agguantò cinquecento dollari da una borsa marrone e se li infilò nella tasca della giacca 
Andò nel buio della camera di sua madre 
le accarezzò i capelli e le baciò gli occhi 

Raney camminò nel crepuscolo per strade di pietra verso la stazione 
Attraverso Pennsylvania e Ohio il suo treno si mosse 
Attraverso le cittadine dell’Indiana il suo treno si mosse 
mentre lui dormiva con la testa appoggiata sul sedile 

Si svegliò e le città lasciarono il campo a prati fangosi 
Grano e cotone e un nulla senza fine a intervallarli 
Il sole rosso scivolò sulle colline dell’Oklahoma segnate dalle rotte e se ne andò 
Si alzò la luna e scoprì la terra fino alle ossa 



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